BAGNO A RIPOLI – “Di rifiuti si sta parlando molto in quest’ultimo periodo, perché la giunta comunale ha deciso il passaggio alla nuova tariffa corrispettiva a partire dal 1 gennaio 2026.
Eppure su scelte come questa occorre partecipazione, spiegare con trasparenza i pro ed i contro, ascoltare quali sono le criticità di un servizio, che impatta sulla quotidianità di tutti noi”.
Inizia così la riflessione del gruppo di opposizione in consiglio comunale a Bagno a Ripoli, Cittadinanza Attiva, sul tema del momento in territorio ripolese: l’introduzione della Taric, della tariffa puntuale.
“Come forza politica – dice Sonia Redini, consigliera comunale – ci siamo impegnati molto in questi anni, in consiglio comunale, con interrogazioni sui disservizi di Alia e proposte per diminuire gli impatti della Tari e ridurre la produzione dei rifiuti, fino alla mozione, approvata a luglio scorso, sul percorso per aderire alla strategia Rifiuti Zero”.
“Continuiamo lunedì 24 novembre – annuncia Cittadinanza Attiva – alle ore 21, al CRC di Antella con un incontro aperto alla cittadinanza sulla gestione dei nostri rifiuti. Un servizio, quello gestito da Alia Multiutility Plures, che costa molto caro, nel quale si accentua sempre di più la parte finanziaria rispetto all’efficienza”.
“L’abbiamo costruita come un’occasione per fare chiarezza – dice Redini – sui costi sostenuti finora dal nostro Comune e confrontarci con altre realtà: Calenzano, Empoli e Capannori. Verranno infatti il sindaco di Calenzano, la cui amministrazione ha scelto di non entrare in Taric ed anzi, di internalizzare il servizio di fatturazione e riscossione crediti, prima appaltato ad Alia; il consigliere comunale di Empoli, Leonardo Masi, che racconterà la recente esperienza referendaria per tornare indietro rispetto all’adesione alla multiutility e garantire un’effettiva gestione pubblica di un servizio pubblico essenziale, come quello della raccolta e smaltimento rifiuti”.
Ci sarà Rossano Ercolini, “che è la voce più autorevole e presidente di Rifiuti Zero Italia, direttore del Centro Ricerche Rifiuti Zero di Capannori e vincitore del Goldman Environmental Prize (il Nobel alternativo per l’ambiente), per capire quanto pagano e quali servizi hanno i Comuni che appartengono all’ambito Toscana Costa, che sono virtuosi per raccolta differenziata e diminuzione della frazione destinata a smaltimento”.
“Purtroppo – aggiunge Redini – questa e le amministrazioni che l’hanno preceduta non hanno mai promosso incontri pubblici per parlare di rifiuti, né una seria campagna di buone pratiche per responsabilizzarci a produrne meno, sia come consumatori sia come produttori. Eppure le uniche assemblee pubbliche, poche davvero, per spiegare il nuovo sistema di raccolta e di calcolo della Taric, sono state l’esempio di quanto ci fosse bisogno di ascoltare i disagi e trovare i correttivi”.
“Noi crediamo invece che serva tanta consapevolezza – conclude – perché i rifiuti non sono un problema di cui disfarsi, ma il prodotto primo di un’economia che è ancora incapace di essere davvero circolare. E su questa incapacità in tanti ci vogliono fare profitto”.

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