BARBERINO TAVARNELLE – Marcella Gori, una delle ultime superstiti, testimoni dirette della strage di Pratale, si è spenta martedì 25 novembre all’età di 96 anni.
Al cordoglio del figlio Pierluigi, della nuora Eliana, dei familiari e degli amici per la scomparsa della donna, originaria di Badia a Passignano, si uniscono il sindaco David Baroncelli, l’amministrazione comunale e tutta la comunità di Barberino Tavarnelle.
“Il nostro pensiero rivolto a Marcella – sono le parole del sindaco Baroncelli – che ci ha accompagnato in tutti questi anni, presenziando fisicamente e negli ultimi tempi con il cuore ogni cerimonia istituzionale, ogni evento commemorativo organizzato per rendere omaggio e onore ai caduti di Pratale, vuole esprimere ancora una volta la nostra più profonda gratitudine a lei e al suo non facile percorso di vita, segnato per sempre dal dolore e dalla perdita”.
“A quella ragazzina – riprende – che, nonostante l’infanzia sottratta ingiustamente, strappata via dalla violenza e dalla barbarie della guerra, è riuscita a diventare una donna coraggiosa e forte diciamo un commovente grazie”.
“Marcella – aggiunge il sindaco – è stata un esempio per essere riuscita ad andare avanti negli stenti del dopoguerra; e aver continuato con determinazione a testimoniare la memoria del terribile eccidio che la costrinse, a sedici anni, a subire la fucilazione dei familiari per mano nazista la sera del 23 luglio 1944, nella radura di Pratale, tra Sambuca e Badia a Passignano”.
Nella strage che ha tolto la vita a dodici contadini, Marcella ha perso sei familiari, tra cui il padre Livio, gli zii Giuseppe e Serafino, i fratelli Marcello e Omero, il cugino Bruno.
Un esempio che il Comune di Barberino Tavarnelle ha riconosciuto anche con il conferimento del Premio Il Marzocco di Barberino Tavarnelle, edizione 2024.
L’ultimo saluto a Marcella Gori si terrà oggi, giovedì 27 novembre, nella chiesa dei Sette Santi a Firenze.
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