CASTELNUOVO BERARDENGA – “Hanno strappato la bandiera della Palestina dalla porta della nostra libreria”.
La denuncia arriva dalla Libreria del Mondo Offeso, nel cuore di Castelnuovo Berardenga. Che racconta quanto avvenuto nel pomeriggio di ieri, mercoledì 13 agosto.
“Verso le 18 – raccontano – una squadraccia fascista e sionista, scesa da un Ford Focus nera, ha stracciato e portato via la bandiera della Palestina appesa fuori dalla libreria (che era chiusa per ferie) davanti alle persone presenti in piazza”.
“Lo riteniamo un fatto gravissimo – denunciano pubblicamente – oltre che provocatorio, per un paese come Castelnuovo Berardenga che si vanta della sua civile convivenza”.
“Sicuramente – sottolineano – sono state le nostre iniziative pro-Palestina a spingere questa squadraccia a compiere tale gesto infame”.
“Speriamo solamente che tutti quei soggetti che hanno avuto da ridire per l’esposizione, timida, tardiva e breve, di analoga bandiera sulle finestre del municipio – incalzano – gli stessi che hanno fatto persino una interrogazione consiliare oppure dei post dello stesso tenore, di fronte questa provocazione non dicano… hanno fatto bene”.

Poi, concludono con un invito: “A tutti coloro che, di fronte al genocidio che Israele sta compiendo a Gaza e vogliono denunciare questo gesto intollerante, chiediamo di essere presenti oggi, giovedì 14 agosto, alle 18.30 per apporre una nuova bandiera”.
“La bandiera della Palestina esposta fuori dalla Libreria del Mondo Offeso – ci racconta un cittadino castelnovino – in piazza Marconi (la piazza principale del paese) è stata tolta e portata via davanti gli sguardi sorpresi di diverse persone presenti”.
“Che per fortuna hanno reagito – evidenzia – hanno inseguito gli autori che sono fuggiti a bordo di una Ford Focus nera (di cui è stata prontamente presa la targa)”.
“Probabilmente – conclude – questo gesto di intolleranza è stato fomentato da alcuni personaggi pubblici, apertamente pro Israele, che da tempo tentano di esasperare il dibattito pubblico e di fare pressioni sul Comune affinché non esprima solidarietà nei confronti del popolo palestinese. Ma anche fosse semplicemente un gesto estemporaneo ed isolato, rimarrebbe la gravità del gesto in una comunità tollerante e solidale come quella castelnovina”.

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