BARBERINO TAVARNELLE – Il Partito democratico del Chianti (Barberino Tavarnelle, Bagno a Ripoli, Greve in Chianti, Impruneta, San Casciano) esprime la propria “totale e convinta solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori dello stabilimento Furla di Sambuca, colpiti dalla decisione dell’azienda di trasferire e ridimensionare le proprie attività, con gravi ripercussioni
occupazionali e sociali sul territorio”.
“Siamo vicini – spiega il coordinamento di area del Pd – a chi, in queste settimane, vive una profonda incertezza sul proprio futuro lavorativo e personale”.
“Riteniamo urgente – proseguono – rivolgere tutta la nostra attenzione verso la situazione di questa azienda. Che dopo aver beneficiato negli ultimi anni di un dialogo costruttivo con il territorio e le istituzioni locali, oggi sceglie di disinvestire e di ridimensionarsi, penalizzando in primo luogo i lavoratori e soprattutto le lavoratrici, che hanno maggiori difficoltà di ricollocamento lavorativo”.
“Un nostro pensiero particolare – dicono – va a quelle lavoratrici a cui è richiesto un trasferimento a Bologna, trasferimento che deve essere agevolato dall’azienda, e non essere un modo per costringerle alle dimissioni”.
“Riteniamo altresì doverosa – puntualizza il coordinamento del Pd chiantigiano – la condivisione di un piano industriale che dimostri che questo trasloco non sia prodromo di un ulteriore ridimensionamento dell’azienda stessa”.
Furla, il sindaco di Barberino Tavarnelle ne ufficializza l’addio alla Sambuca: “Non possiamo osservare in silenzio”
“La decisione di Furla – chiariscono – che ci piomba addosso senza le necessarie condivisioni, impoverisce il tessuto produttivo del Chianti fiorentino in un momento delicato. Il nostro territorio, da tempo un esempio virtuoso di come il manifatturiero di qualità possa convivere con il rispetto del territorio, dell’ambiente e delle comunità, vede una preoccupante sequenza di crisi e difficoltà aziendali che non possono essere ignorate”.
“Le vicende che hanno coinvolto e coinvolgono realtà come PH, ATOP, le Fonderie San Martino e oggi Furla – elencano – mostrano con chiarezza la reale condizione di molte aziende
italiane: una situazione di crescente difficoltà, ben lontana dai proclami rassicuranti del governo, che non trovano riscontro nella vita concreta dei lavoratori e delle imprese”.
“Ribadiamo il nostro sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori – sottolineano ancora dal Pd chiantigiano – e alle amministrazioni locali che, con responsabilità e impegno, stanno cercando di gestire queste emergenze complesse, difendendo l’occupazione e il futuro dei territori”.
“Il Pd del Chianti – conclude la nota – continuerà a essere al loro fianco, chiedendo politiche industriali serie, investimenti veri e un ruolo attivo delle istituzioni per tutelare il lavoro, la dignità delle persone e lo sviluppo sostenibile delle nostre comunità”.
©RIPRODUZIONE RISERVATA




































