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sabato 20 Dicembre 2025
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    L’INTERVISTA / Francesco Casini, primi passi in consiglio regionale: “Alcune richieste dal Chianti hanno già risposte”

    "Dal 2026 lascerò il mio ruolo di consigliere metropolitano. Per quanto riguarda invece Firenze continuerò a svolgere il ruolo di consigliere comunale. Ovviamente a titolo gratuito"

    FIRENZE – Prime settimane in consiglio regionale per Francesco Casini. L’ex sindaco di Bagno a Ripoli (due legislature), dopo l’ingresso in consiglio comunale a Firenze nel 2024, quest’anno ha fatto il pieno di preferenze nel collegio 2 (il nostro) entrando in consiglio regionale con la lista Casa Riformista, a sostegno del rieletto presidente Eugenio Giani.

    Anche se ancora non si possono fare veri e propri bilanci, è tempo di porre alcune domande al neo eletto Casini (sia sul lato amministrativo che su quello più politico). Chiamato anche, fra gli altri, ad essere uno dei rappresentanti in Regione del nostro territorio.

    Casini, prime settimane da consigliere regionale: sensazioni?

    “Le sensazioni sono davvero molto positive. È un lavoro impegnativo ma estremamente stimolante, perché parliamo di un livello istituzionale più alto che incide concretamente sulla vita quotidiana di tutti i cittadini  toscani. In queste prime settimane c’è stato un grande impegno di studio e di conoscenza: siamo ancora all’inizio, stiamo organizzando gli uffici e costruendo il metodo di lavoro, ma davanti abbiamo cinque anni che si preannunciano molto interessanti. Proprio in questi giorni abbiamo affrontato uno dei passaggi più importanti, l’approvazione del bilancio di previsione 2026–2028, che porterà novità e risorse concrete sui territori attraverso le politiche regionali. In questo percorso per me è motivo di grande responsabilità essere stato nominato vicepresidente della Quarta Commissione, che si occupa di governo del territorio, infrastrutture, trasporti, ambiente e difesa del suolo, oltre a far parte della Commissione politiche europee e relazioni internazionali. Ambiti centrali per lo sviluppo e la sicurezza della Toscana, sui quali intendo dare un contributo serio e costante”.

    Nella “sua” Bagno a Ripoli domenica 21 dicembre si inaugura il primo lotto della Variante di Grassina. È più la soddisfazione o le riflessioni sulla durata dell’opera? E come andranno gli altri lotti?

    “C’è sicuramente una grande soddisfazione, perché parliamo di un’opera attesa da oltre quarant’anni che finalmente vede risultati concreti. Nel 2017, dopo decenni di attesa da parte della popolazione, siamo riusciti a raddrizzare una situazione davvero complessa e ad avviare i lavori: un passaggio storico per Grassina, Bagno a Ripoli e per tutto il Chianti. Ringrazio con il cuore chi era con me a lavorare e a “lottare” per riorganizzare il progetto, procedure di gara e lavori. È inevitabile però anche una riflessione sui tempi. Purtroppo in Italia esiste ancora un problema strutturale nella realizzazione delle opere pubbliche: una burocrazia complessa e, spesso, un potere limitato delle amministrazioni pubbliche nel poter intervenire tempestivamente, prendere in mano le situazioni e affrontare le complicazioni quando emergono criticità. Noi ce l’abbiamo fatta! Oggi questo primo lotto dà una risposta fondamentale non solo a Grassina e Bagno a Ripoli, ma a tutto il Chianti e all’area sud-est di Firenze. Per quanto riguarda il secondo lotto, i lavori sono già iniziati in continuità con il primo, così come avevamo strutturato la gara. Proprio per questo sono fiducioso: il secondo lotto presenta meno complessità rispetto al primo e credo che si possa procedere in modo più spedito, rispettando i tempi previsti dalla nuova amministrazione. Domenica sarà davvero un grande giorno e per me è motivo di orgoglio esserci e aver contribuito a rendere finalmente possibile questa infrastruttura. Tanti cittadini mi hanno chiamato in questi giorni per congratularsi”.

    Nel primo bilancio regionale del Giani-bis c’è anche… un po’ di Chianti?

    “Sì, nel primo bilancio della nuova legislatura regionale c’è anche un po’ di Chianti. Ho lavorato con attenzione e determinazione affinché alcune richieste che mi erano arrivate dai territori trovassero una risposta concreta all’interno della manovra finanziaria della Regione Toscana attraverso degli emendamenti che ho presentato. Per Greve in Chianti il bilancio prevede 163mila euro per la realizzazione di un parcheggio pubblico al Passo dei Pecorai, un’opera molto attesa che risponde a un’esigenza concreta di quel territorio e migliora la vivibilità e l’accessibilità dell’area. A Bagno a Ripoli, sono stati destinati 75 mila euro per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico della nuova mensa della scuola Marconi di Grassina: un intervento che coniuga sostenibilità ambientale, risparmio energetico e attenzione ai servizi scolastici e alle famiglie”.

    C’è altro?

    “Per San Casciano è stata confermata e rimodulata una misura molto importante su cui aveva lavorato tanto e bene Massimiliano Pescini: un contributo regionale fino a 800 mila euro per la nuova sede degli uffici comunali. Un intervento necessario per superare le criticità di sicurezza statica e sismica dell’edificio attuale e garantire la piena operatività degli uffici, attraverso una soluzione moderna e senza consumo di suolo. La rimodulazione delle risorse consentirà al Comune di portare avanti il progetto con maggiore efficacia. Misure che sono riuscito ad inserire e a cui ovviamente si aggiungono tanti altri impegni consolidati sul territorio per edilizia scolastica a Barberino Tavarnelle, la Variante di Grassina, il contributo regionale alla tramvia, risorse sulla viabilità del Chianti e  tutta una serie di investimenti in materia sociosanitaria. Sono segnali importanti di attenzione verso i territori. Naturalmente questo è solo un primo passo: sono convinto che nei prossimi anni, attraverso le successive manovre e le variazioni di bilancio, sarà possibile continuare a lavorare per dare risposte su tutti i Comuni del Chianti e del sud est fiorentino e alle diverse necessità che arrivano dal territorio. Sono a disposizione dei sindaci, di cittadini e associazioni con lo stesso spirito di ascolto e concretezza”.

    Torniamo un attimo indietro: che valutazioni dà della composizione della giunta del presidente Giani?

    “Sono abituato a dare valutazioni sul lavoro svolto e sui risultati che si portano a casa, più che su giudizi preconfezionati o impressioni iniziali. Una giunta va giudicata per ciò che riesce a realizzare, non solo per la sua composizione sulla carta. Al presidente Giani, che ha una straordinaria esperienza, mi lega una stima immensa ma anche tanti anni di lavoro insieme. Sono certo che potremo fare belle cose. Quello che conta adesso è: lavorare bene, in modo coeso, e dare risposte concrete ai cittadini toscani. Su questo, come consiglio regionale, saremo chiamati a misurare l’efficacia dell’azione di governo nei prossimi mesi”.

    Consigliere comunale a Firenze, consigliere metropolitano, consigliere regionale: il 2026 la vedrà ancora in questi tre ruoli?

    “Dal 2026 lascerò il mio ruolo di consigliere metropolitano: al mio posto subentrerà il secondo degli eletti, garantendo continuità e rappresentanza all’interno dell’ente. Per quanto riguarda invece il Comune di Firenze, anche su richiesta del partito, continuerò a svolgere il ruolo di consigliere comunale. È una scelta che nasce dal desiderio di proseguire il mio impegno diretto per la città di Firenze dove ho avuto uno straordinario sostegno, portando avanti le istanze dei cittadini e mettendo a disposizione l’esperienza maturata in questi anni. Tengo inoltre a precisare che questo incarico sarà svolto a titolo completamente gratuito: non vi è alcuna doppia indennità. È una decisione assunta con spirito di servizio e senso di responsabilità, per continuare a contribuire in modo concreto ai lavori del consiglio comunale”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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