FIRENZE – Nei giorni scorsi avevamo pubblicato sul Gazzettino del Chianti la lettera di un nostro lettore, di Barberino Tavarnelle, in cui si raccontava la difficoltà nello smaltire il cartongesso una volta diventato rifiuto.
L’abbiamo girata ad Alia, che ha risposto. Per una spiegazione che può essere utile a tutti.
“In risposta al lettore di Barberino Tavarnelle Alia Multiutility informa che i centri di raccolta comunali/Ecocentri sono regolati dal Decreto Ministeriale dell’8 aprile 2008, che stabilisce sia le caratteristiche strutturali degli impianti, sia gli obblighi per i gestori e le tipologie di rifiuti urbani che i cittadini possono conferire.
Tra i materiali non autorizzati dal decreto vi sono alcuni rifiuti derivanti da attività di “fai da te”, come il cartongesso (codice rifiuto 17 08 02), la lana di roccia e la carta catramata, tutti classificati come rifiuti da costruzione e demolizione.
Questi, dunque, non possono essere conferiti né presso i Centri di raccolta né tramite il servizio di ritiro su appuntamento o su strada.
“Il cartongesso, materiale stupendo versatile, economico. Finché… non lo devi smaltire”
Diversamente, è consentito lo smaltimento di rifiuti inerti come calcinacci e mattonelle in limitate quantità definite dai regolamenti comunali.
È importante sottolineare che anche la raccolta su strada o su prenotazione deve attenersi alle stesse normative; ed è utile precisare che questi rifiuti, non considerati urbani, devono essere gestiti tramite imprese specializzate o attraverso il servizio commerciale di Alia a pagamento.
Il Ministero dell’Ambiente sta, attualmente, lavorando a un nuovo decreto che aggiornerà le regole per i Centri di raccolta ed Ecocentri.
In futuro, questo potrebbe permettere di ampliare le tipologie di rifiuti conferibili”.
Alia Multiutility
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