spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
domenica 15 Giugno 2025
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Un impegno collettivo sul sentiero Valle di Cintoia: giovani in cammino alla ricerca della propria storia

    Il nuovo itinerario della Memoria Valle di Cintoia è stato esplorato nei giorni scorsi da oltre sessanta studenti e studentesse

    GREVE IN CHIANTI – Sono stati oltre sessanta i ragazzi e le ragazze della scuola secondaria di primo grado di Greve in Chianti, accompagnati dai loro insegnanti, dai rappresentanti istituzionali e dai volontari della sezione Anpi “Pietro Ferruzzi” ad andare alla scoperta del percorso trekking nei siti della campagna chiantigiana più colpiti dalle rappresaglie naziste del 1944 tra cui La Panca, Buonasera, Querceto e Venagrossa.

    Un gruppo di studenti e studentesse ha sperimentato nei giorni scorsi le tappe del nuovo sentiero della Memoria Valle di Cintoia che il Comune di Greve in Chianti e la sezione Anpi di Bagno a Ripoli “Pietro Ferruzzi” hanno tracciato, georeferenziato, individuato e corredato di cartelli e segnaletica.

    L’itinerario che conduce nei luoghi simbolo della Resistenza è stato mostrato agli allievi e alle allieve a conclusione di un percorso educativo legato alla memoria sostenuto dal Comune, in collaborazione con l’Istituto comprensivo grevigiano, realizzato in classe dai volontari Anpi.

    Alla camminata erano presenti il sindaco Paolo Sottani, la vicesindaca Monica Toniazzi, l’assessore alle politiche educative Giacomo Amalfitano, l’assessore al turismo Giulio Saturnini, insieme alla testimone Annamaria Ferruzzi, al presidente di Anpi Bagno a Ripoli Luigi Remaschi e altri rappresentanti Anpi, le insegnanti e gli insegnanti delle classi che hanno aderito al progetto.

    “La cultura della memoria non può e non deve essere relegata ad un concetto astratto – dichiara il sindaco Sottani – nella complessità del momento storico che stiamo vivendo si impone la necessità di trasmettere i valori e i temi della memoria in maniera concreta, diretta, con esperienze di comunità che ne facciano comprendere il significato e l’importante eredità nella contemporaneità”.

    “Uno strumento che stiamo mettendo in atto – aggiunge – è la creazione di nuovi percorsi educativi, culturali e ambientali che mirino al rafforzamento della consapevolezza e dell’autonomia di pensiero nelle nuove generazioni”.

    I giovani sono stati tra i primi a percorrere il nuovo sentiero della Memoria Valle di Cintoia con la mente rivolta ad una pagina della storia che non hanno mai vissuto e che hanno ricostruito attraverso le tappe di un tragitto che vuole ricordare le vittime civili di quella tragica estate del 1944 quando la barbarie e la crudeltà nazifascista colpirono e investirono pesantemente le terre del Chianti.

    Lapidi e monumenti immerse tra i boschi e spazi esterni di edifici storici su cui sono scolpiti i nomi di giovani e adulti di ogni età, dai 14 ai 75 anni, vittime di rappresaglie, rastrellamenti e uccisioni.

    Sulle tracce del passaggio della Storia nella valle di Cintoia, il nuovo sentiero della memoria ricorda fatti e rievoca storie, vicende, episodi di persone e intere famiglie che pensavano di costruire un mondo giusto e libero senza aver avuto la possibilità di viverlo.

    Tra i luoghi depredati, saccheggiati e derubati, segnati dal passaggio efferato dei nazisti e dei fascisti figura il castello di Querceto, dove i giovani hanno iniziato il loro itinerario incontrando il testimone diretto Alessandro François, alla soglia dei 90 anni.

    La violenza nazifascista si scatenò nelle campagne e nei boschi del Chianti contro le famiglie di contadini e civili, considerati alla stregua dei partigiani, persone innocenti, inermi, anziani, disabili, padri e figli.

    La scia di sangue lasciata dai tedeschi nel cortile del castello di Querceto è stata raccontata da Alessandro François agli studenti e alle studentesse.

    E’ qui che il 24 luglio 1944, a poche ore dalla Liberazione delle terre chiantigiane dall’occupazione nazifascista, i tedeschi compirono l’eccidio di Querceto, togliendo la vita ad un gruppo di contadini e al loro fattore.

    I contadini furono trucidati, massacrati, torturati, fucilati sotto gli occhi della giovane Anna François, la sorella di Alessandro che all’epoca aveva solo 12 anni, figlia del proprietario che poi fu deportato in Germania.

    Il nuovo sentiero nasce da un’attività di ricerca e di studio, fondata su una capillare raccolta di testimonianze, che ha fatto emergere dal passato gli effetti devastanti del secondo conflitto mondiale.

    Il percorso della durata di circa 4 ore presenta un livello di difficoltà medio.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...