IMPRUNETA – “Prima ci hanno silenziato i microfoni, poi hanno tentato fisicamente di sottrarceli. Poi il segretario generale, dottor Vincenzo Del Regno (che durante la seduta ha anche fatto gesti inequivocabili verso i banchi dell’opposizione, n.d.r.), e il presidente del consiglio comunale, Angela Cappelletti, hanno impartito ordini alla polizia municipale di usare la forza per espellere dal consiglio il consigliere Gabriele Franchi“.
Inizia così la nota diramata dallo stesso Franchi, insieme al collega del gruppo di opposizione Voltiamo Pagina Impruneta, Matteo Zoppini, in seguito alla bagarre che ieri, martedì 29 aprile, ha portato alla sospensione della seduta in palazzo comunale (qui sotto vedete il video della seduta).
“La nostra colpa? Quella di non chiamare “presidente” il presidente del consiglio – dicono Franchi e Zoppini – che si è rifiutato di dissociarsi da una mail di minacce e insulti nei nostri confronti inviata dal Segretario generale”.
“Lesa maestà – proseguono – In realtà usano questo pretesto per privarci del diritto di parola e di rappresentanza, violando ogni principio democratico sancito dalla Costituzione”.
“Il punto più basso e più vergognoso della storia di Impruneta – accusano – Il punto più miserabile per un’intera comunità e per un intero paese. Trascinare fuori dall’aula manu militari consiglieri comunali, farli identificare e denunciare per interruzione di pubblico servizio dalla polizia municipale è un abuso gravissimo”.
“L’ennesimo – rilanciano – perpetrato da chi è pronto ad usare qualsiasi mezzo, finanche la violenza fisica, per zittirci. Gli oppositori? Meglio farli sparire, come fanno i peggiori regimi”.
Ne hanno anche per i colleghi della maggioranza, “rimasta silente, sghignazzante e compiaciuta mentre le nostre prerogative e le nostre libertà venivano massacrate”.
“Quella di ieri – sono ancora parole di Zoppini e Franchi – è purtroppo solamente la punta di un enorme iceberg che vede l’amministrazione comunale intimidire e insultare tutti coloro che hanno un pensiero diverso e che non si allineano alla corte del Faraone (il sindaco Riccardo Lazzerini, n.d.r.)”.
“Noi di certo – annunciano – e dopo ieri ancor di più, continueremo con orgoglio a tenere la schiena dritta e a non cedere di fronte alla violenza di personaggi meschini, imbarazzanti e moralmente indegni”.
“Presenteremo un esposto al Prefetto di Firenze – dicono in conclusione – impugneremo al Tar le due delibere che ci hanno impedito di votare e valuteremo ogni azione utile a tutelare i nostri diritti”.
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