IMPRUNETA – “Solidarietà è diventata una parola tabù ad Impruneta. Con un gesto di rara pavidità politica nell’ultimo consiglio comunale la maggioranza ha bocciato ben due ordini del giorno che chiedevano di esprimere solidarietà verso alcuni cittadini del nostro territorio”.
Li dicono i consiglieri comunali di opposizione del gruppo Voltiamo Pagina, Matteo Zoppini e Gabriele Franchi.
Che poi vanno a indicare i cittadini in questione: “I membri del Comitato Viabilità, tenuti alla porta nell’assemblea pubblica del 1 aprile al Ferrone, e le due lavoratrici sanitarie a cui a inizio anno non è stato rinnovato il contratto all’Opera Pia Leopoldo e Giovanni Vanni”.
Voltiamo Pagina che aveva presentato “questi atti due mesi fa, e avrebbero dovuto essere discussi nello sciagurato consiglio comunale del 29 aprile. Il silenzio, parola che ha contraddistinto dopo tale data tutta l’amministrazione vista l’incapacità di proferire una sola parola di condanna nei confronti del gesti e delle parole del segretario generale Vincenzo Del Regno, si è confermato il tratto distintivo di Impruneta Rip@rti”.
“Silenzio totale – accusano – per mesi verso il Comitato Viabilità, vittima al Ferrone come per altro poco tempo dopo a Bagnolo di atteggiamenti violenti e antidemocratici, e silenzio totale verso due donne che hanno perso il posto di lavoro all’Opera Pia in quello che la Cgil Firenze ha definito un “vergognoso sistema di sfruttamento”. Opera Pia che ha mentito alla comunità affermando di non aver mai incontrato i rappresentanti sindacali, mentre sia la Cgil che l’qssessore Fabbrizzi hanno confermato che gli incontri nel 2024 sono stati molteplici”.
“La responsabilità avrebbe dovuto prendersela il presidente Roberto Boddi – rilanciano – il quale invece è stato difeso a spada tratta dal sindaco Riccardo Lazzerini: sono Franchi e Zoppini ad essere ossessionati dai presidenti dell’Opera Pia, che ha invece ben agito e che può dunque continuare a dire menzogne nella massima libertà e impunità”.
“Responsabilità – dicono ancora – che avrebbe dovuto avere anche il consigliere Angela Cappelletti, presidente di quella casa del popolo del Ferrone nella quale non sono stati fatti entrare i membri del Comitato Viabilità. L’intervento in consiglio comunale di Cappelletti è stata una imbarazzante fuga dal proprio ruolo, un nulla cosmico con cui ella si è messa in ridicolo ancora di più di quanto fatto il 29 aprile”.
“Impruneta è un paese in cui il dissenso non è gradito – concludono – in cui chi esprime opinioni non allineate rischia minacce e ritorsioni, e in cui la difesa del lavoro è soltanto un vessillo ideologico che crolla non appena si parla dell’Opera Pia e degli intoccabili nominati del sindaco. Il rifiuto di esprimere una chiara e pubblica solidarietà a chi è stato vittima di simili ingiustizie rappresenta un momento di infinita bassezza politica e morale, un maldestro tentativo di oscurare ciò che invece purtroppo è ben evidente agli occhi di tutti gli imprunetini”.
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