IMPRUNETA – “Con il voto favorevole della maggioranza è stato approvato il bilancio di previsione 2026-2028 con tutti i suoi numerosi allegati. Si tratta di un bilancio in chiaroscuro, con alcuni aspetti positivi che noi di Voltiamo Pagina abbiamo con franchezza segnalato”.
Inizia così la riflessione pubblica sul documento di previsione economica (e operativa) del prossimo triennio del Comune di Impruneta, da parte dei consiglieri di opposizione Matteo Zoppini e Gabriele Franchi.
“Non aumentano le tariffe dell’Imu (anche perché già da anni al massimo) – spiegano – non sono previste nuove alienazioni, si riduce l’indebitamento e il Piano triennale delle opere pubbliche presenta interventi importanti per il territorio”.
“Tuttavia – argomentano – è su quest’ultimo che si concentrano dubbi significativi: il rifacimento del tetto di via Roma è previsto per il 2026, la realizzazione delle sedi rionali per il 2027, ma non ci sono elementi di garanzia né sull’inizio né sulla fine dei lavori”.
“E’ bene chiarire – riprendono Franchi e Zoppini – come d’altronde la maggioranza ha fatto anche in Commissione, che le sedi non saranno consegnate ai rioni “chiavi in mano”, poiché è assai probabile che ogni rione avrà necessità di altre migliaia di euro per realizzare in maniera definitiva la propria sede, e c’è la possibilità che siano proprio i rioni a dover tirare fuori tali denari; il finanziamento di 1.755.000 euro, inoltre, riguarda soltanto le sedi di tre rioni su quattro, poiché come sappiamo il rione delle Fornaci è al momento fuori a causa delle note vicende urbanistiche”.
“Siamo di fronte ad un bilancio bloccato – incalzano – non dissimile da quello degli altri anni, dove la mancanza di entrate nella parte corrente e gli scarsi finanziamenti ricercati all’esterno tengono al palo molteplici interventi. Nella parte investimenti, è grave la totale assenza di misure sia per l’ex stazione di Tavarnuzze che per il cimitero di Montebuoni”.
“Queste due strutture – accusano – sono la fotografia del degrado di Tavarnuzze e dei fallimenti di tante scelte politiche degli ultimi anni, e soprattutto il cimitero, le cui condizioni sono state di recente denunciate a mezzo stampa anche dai cittadini, rappresenta una vergogna che continuerà ancora a macchiare il nostro paese: si spendono 80.000 euro per la nuova folle viabilità, ma non si trovano soldi per un luogo che ospita i nostri defunti”.
“D’altronde Impruneta è un comune che offre servizi scadenti o inesistenti – rimarcano – dai trasporti alle scuole sino alla fine della vita. E’ senza dubbio anche questa una delle motivazioni che spiegano la diminuzione, nell’ultimo anno, di ben trecento persone nel numero complessivo di abitanti. I problemi di natalità riguardano ovviamente tutta Italia, ma Impruneta vede da anni una tendenza negativa che non può essere spiegata, come fa la maggioranza, solo con i costi alti degli immobili o addirittura con la presenza di una sorta di cartello dei privati che vogliono tenere i fondi e le case vuote”.
“Il Comune mantiene invariate le sue quote sulle società partecipate e controllate – concludono – ma due di esse risultano inadempienti dei propri obblighi di trasparenza. Sia Alia che l’Opera Pia Vanni infatti non hanno pubblicato, nella sezione amministrazione trasparente, la documentazione relativa alla Regolazione del governo societario. Una mancanza grave, che denota scarsa trasparenza, e che è stata segnalata in una nota dal Revisore dei Conti del Comune. Ciò nonostante, nessun esponente della maggioranza ha osato prendere posizione in consiglio comunale contro l’Opera Pia, la quale continua a rimanere un argomento tabù. Cosa farà adesso Lazzerini, accuserà anche il Revisore dei Conti di essere ossessionato dall’Opera Pia, in combutta con Franchi e Zoppini?”.
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