Mi chiamo Matteo Marconi, sono un insegnante, ho 52 anni e vivo a Tavarnuzze. Dal 24 aprile è uscito il mio primo libro: “Dall’altra parte della strasse” (dal tedesco, strada ), edito dalla casa editrice PAB.
Alla genesi del mio primo libro ha corrisposto, domenica 26, l’addio a mio papà Emilio Marconi. Quasi un passaggio di consegne, una frontiera di vita.
“Fai veloce a pubblicare il libro prima che me ne vada!”: Erano queste le parole che mio padre mi ripeteva spesso prima di andarsene davvero.
Ha fatto in tempo a vederlo, a toccarlo, a sfogliarlo: era contento che suo figlio avesse scritto un libro. Si era commosso prima di addormentarsi per sempre.
L’idea del libro è nata durante la pandemia scoprendo che le mie basi culturali avevano avuto origine nell’ex Berlino Ovest, tra la seconda metà degli ’70 e l’inizio degli ’80.
Il libro rappresenta la descrizione, sotto forma di romanzo storico, del viaggio che ho fatto a Berlino alla riscoperta di quel periodo che fu. Si compone di un introduzione e di tre capitoli con paragrafi annessi.
Il cap.1 inizia con il disegno della giovane illustratrice Aki Monti e descrive la preparazione simbolica della valigia per consentirmi di vivere quell’esperienza carico di segni e significati a me cari.
Gli altri due capitoli raccontano il mio viaggio di per sé, dove appena arrivato nella capitale tedesca sono stato sorpreso quasi stordito nel vedere trapassare la mia quotidianità dagli squarci di quegli anni mentre giravo per la città.
Voci, urla, sussurri, fughe, pianti, agitazione, ilarità: mi arrivavano addosso come saette improvvise, per degradare poi in una ritrovata ma alquanto instabile condizione di turista.
Schegge che hanno accompagnato la mia trasferta tedesca visti però con gli occhi di un interlocutore che non interloquisce, che non interferisce ma che gli osserva e gli riarrangia da un’altra prospettiva: dall’altra parte della strasse appunto.
Il racconto del viaggio è stato declinato e veicolato da diverse storie che si sono intrecciate a quei tempi: la nascita della storica band musicale dei CCCP fedeli alla linea, l’incontro tra il giornalista Riccardo Herman e Gunter Shabosky come momento preliminare alla caduta del muro di Berlino, il viaggio premio al calciatore Sparwasser e la drammatica vicenda di Christiane F. e dei suoi amici della stazione zoologica di Berlino.
In particolare di Christiane F. vengono ripresi i tratti complessivi della personalità, non viene vista solo come la “bucomane” o il prodotto commerciale da consumare consegnateci dalla letteratura cinematografica. Un personaggio da approfondire, nel bene e nel male.
Tra i paragrafi compaiono diversi titoli di canzoni, l’invito al lettore è quello di fermarsi nella lettura e di passare al loro ascolto per immergersi completamente nell’atmosfera del testo.
La presentazione del libro è avvenuta il 30 aprile alla casa del popolo del Galluzzo alla presenza di famiglie e bambini della mia classe, la seconda A della scuola “Sauro”.
L’evento è stato dedicato alla memoria di mio padre, Emilio Marconi.
Matteo Marconi
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