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venerdì 30 Maggio 2025
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    “Negli ultimi tempi nei nostri borghi e nelle nostre colline il paesaggio… linguistico sta cambiando del tutto”

    "Sembra che la nostra lingua madre stia lentamente scomparendo, sostituita da un'inglese che, pur comprensibile ai turisti, ignora del tutto le nostre radici culturali"

    Gentile redazione,

    mi rivolgo a voi con un’osservazione che mi sta a cuore e che credo possa essere condivisa da molti abitanti del Chianti.

    Negli ultimi tempi, passeggiando per i nostri splendidi borghi e campagne, non posso fare a meno di notare come il paesaggio linguistico stia cambiando drasticamente.

    Ovunque si leggono cartelli e insegne che promuovono “wine tour”, “country farm experience”, “wine shop”, “room”, “taste experience”, “luxury villa”, “cooking class” e altre espressioni esclusivamente in inglese, ormai quasi sempre persino a discapito dell’italiano.

    Sembra che la nostra lingua madre stia lentamente scomparendo, sostituita da un’inglese che, pur comprensibile ai turisti, ignora del tutto le nostre radici culturali.

    Mi chiedo: non sarebbe possibile trovare un compromesso? Ad esempio, una doppia iscrizione in italiano e in inglese potrebbe valorizzare sia la nostra identità locale sia l’accoglienza verso i visitatori stranieri.

    L’italiano non è solo una lingua, ma un patrimonio che racconta la storia e la tradizione italiana.

    Vedere insegne esclusivamente in inglese mi fa sentire come se stessimo perdendo una parte di noi stessi e come fossi uno straniero a casa mia.

    Spero che questa riflessione possa stimolare un dibattito nella nostra comunità e magari portare a una maggiore attenzione sull’uso della nostra lingua.

    Ringrazio il Gazzettino per lo spazio che vorrà dedicare a questa lettera.

    Cordiali saluti.

    Michele Messina

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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