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martedì 2 Dicembre 2025
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    “Tavarnelle, il Centro di socializzazione diurno “L’abbraccio” al freddo: e le istituzioni fanno orecchie da mercante”

    "Tutti gli operatori e i responsabili hanno manifestato, anche negli anni passati, il disagio pe loro e per gli utenti, che ricordo essere diversamente abili, ma le risposte non ci sono state"

    Mi sento in dovere di scrivere e di portare a conoscenza di un fatto che a dire grave è riduttivo.

    Il Centro di socializzazione diurno “L’Abbraccio”, di Tavarnelle, che ospita un gruppo di ragazzi disabili, oltre che agli splendidi educatori, ad oggi non ha ancora avuto il gusto di potersi scaldare con i termosifoni.

    Infatti la caldaia a metano, logora, ha smesso di funzionare anche per quel poco che funzionava.

    Tutti gli operatori e i responsabili hanno manifestato, anche negli anni passati, il disagio pe loro e per gli utenti, che ricordo essere diversamente abili, ma le risposte non ci sono state.

    Sappiamo bene che quando in mezzo ci sono le istituzioni tutto diventa impossibile e complicato, ma questo, credo, sia troppo.

    Come è possibile lasciare al freddo questi ragazzi e senza notizie i propri familiari?

    Gli operatori si stanno adoperando in tutte le maniere ma i muri istituzionali, o meglio le orecchie, non sentono.

    Trovo la cosa molto grave per tanti aspetti. Probabilmente  a coloro che operano nelle stanze dei bottoni, al caldo, certe esigenze, che poi sarebbero la normalità, sfuggono.

    Ho provato a muovermi di persona ma alla prima telefonata mi sono arreso: come volevasi dimostrare mi hanno risposto che l’immobile in questione non è di loro proprietà, ma di altri.

    Peccato che questi altri ci abbiano rimandiamo agli uni… . Mi meraviglio che una Regione, andata al voto nemmeno due mesi fa, ad oggi, non si sia fatta carico della questione.

    E debbo dire che, anche il Comune di riferimento, ci sta facendo una pessima figura.

    Allora dico, aiutiamo tutti, va benissimo, guardiamo anche  in casa nostra. Capisco che faccia molto più notizia altro,  ma per rispetto anche  verso chi paga imposte e tasse, trovo imbarazzante questa situazione.

    Speriamo che qualcosa  si muova, specie per questi ragazzi e forse, anche, per le  coscienze di taluni.

    Ho scritto queste righe in piena autonomia senza, credo, disturbare nessuno e senza usare corsie… preferenziali.

    Marco Consorti

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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