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venerdì 20 Giugno 2025
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    A Chiesanuova ha fatto sognare per generazioni: addio a Piero Poggianti, il “Giotto” della schiacciata

    E' venuto a mancare nella sua abitazione la sera di sabato 15 ottobre, per un malore improvviso: una storia iniziata l'1 gennaio 1953. La raccontiamo

    CHIESANUOVA (SAN CASCIANO) – Chi non è mai stato da “Giotto”, a Chiesanuova, sulla via Volterrana, a mangiarsi un pezzo di schiacciata? Calda, fragrante, magari con dentro una generosa dose di mortadella… .

    Piero Poggianti, detto “Giotto”, è venuto a mancare nella sua abitazione la sera di sabato 15 ottobre: dopo che era stato tutto il giorno in un bosco, nel grossetano, a cercare funghi. Aveva 75 anni.

    A nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo con il massaggio cardiaco. Poi l’arrivo dell’ambulanza, ma per lui non c’era più niente da fare. Un malore arrivato come un fulmine a ciel sereno.

    E allora andiamo a ripercorrerla la storia di un uomo che è diventato “famoso” in ambito gastronomico, ben prima dell’avvento dei social network. Quando c’era esclusivamente il passa parola. E a contare era, più che mai, il prodotto.

    L’Alimentari Trattoria “Giotto” si può dire che abbia fatto la storia di Chiesanuova. Nel settembre 1952 il negozio si chiamava “La vecchia bottega di Sarsi”, alimentari e tabacchi.

    La storia di “Giotto” inizia poco dopo la metà del secolo scorso. Fu infatti acquistato da Tosca Masini insieme a suo marito, Martino Poggianti, detto appunto “Giotto” (i genitori di Piero, il padre ha tramandato al figlio anche… il soprannome), e aperto l’1 gennaio 1953.

    Dieci anni dopo, nel 1963, decidono di realizzare anche un bar, il primo a Chiesanuova, accanto alla trattoria, che aveva come “regina” in cucina proprio Tosca, una bravissima cuoca.

    Ma è la schiacciata di “Giotto” che ha, da sempre, attirato tantissime persone. Specie la domenica, quando venivano da tutte le parti del Chianti, della provincia di Firenze, della Toscana.

    Tanto per capirsi, fu uno dei primi ad acquistare (nel 1978) il numeratore per servire i clienti, onde evitare i litigi delle persone in fila: lo acquistò addirittura… in Svezia.

    Tantissime le persone che, oltre a mangiare alla trattoria, acquistavano le schiacciate: il massaggiatore della Fiorentina, “Pallino” Raveggi, la domenica veniva a comprare le schiacciate per i giocatori.

    Così come Carla Fracci, che viveva poco distante da Chiesanuova. E non è mancato anche come cliente un vescovo: ogni volta che passava si fermava a comprare… la schiacciata.

    Piero Poggianti era anche una persona estremamente generosa: aiutava le missioni in Perù, sosteneva alcuni gruppi sportivi, era sempre disponibile.

    Dopo tutto il tempo passato tra il forno, la cucina, il bancone, pochi mesi fa era arrivato il momento di riposarsi.

    Aveva così messo in vendita l’attività e trovato qualcuno che continuasse il suo percorso: il 16 marzo scorso “Giotto” aveva lasciato tutto a un nuovo gestore.

    Finalmente si sarebbe potuto dedicare a quelle che erano le sue grandi passioni: la ricerca delle erbe di campo, la caccia, lo stare all’aria aperta.

    Pochi giorni fa era arrivato anche un invito da Montecitorio, per un riconoscimento per gli anni della sua interrotta attività: purtroppo non ha fatto in tempo a fregiarsi anche di quest’onorificenza.

    Lascia la moglie e i figli Gabriele, Maurizio e David. Le esequie sono state celebrate oggi pomeriggio nella chiesa di San Donato a Chiesanuova.

    Con “Giotto”, insomma, se ne va uno degli ultimi bottegai di una volta. 

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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