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sabato 7 Giugno 2025
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    “Che bella storia la vita”: ultimo ciak a San Casciano per il film nato da una storia (vera) di Roberto Caneschi

    Allegria, divertimento e tanta umanità nei mesi di lavoro che hanno portato a girare tutte le scene. Con grande protagonista Sandra Milo, tornata ancora una volta a San Casciano...

    SAN CASCIANO – Piazza Pierozzi, via 4 novembre, via Roma: domenica 23 ottobre si sono trasformate in una sorta di… Cinecittà.

    Sì, perché l’ultima scena del film diretto dal regista Alessandro Sarti, “Che bella storia la vita”, è stata girata nel cuore del paese: fra turisti, curiosi e le tante persone che si erano candidate per poter fare la comparsa al Bar Centrale, con le serrande delle attività aperte nonostante il giorno di festa.

    Insomma, un’intera comunità unita in questo progetto cinematografico, con tanto di sindaco di San Casciano, Roberto Ciappi, anche lui sul set.

    Il film è una storia liberamente tratta da una vicenda realmente accaduta al sancascianese Roberto Caneschi.

    Fra gli attori protagonisti Sergio Forconi, anche lui nato a San Casciano, al quale Sarti nel 2019 ha dedicato un libro di successo (“Sergio Forconi. Uno spettacolo d’uomo”, editore Sarnus) che ripercorre la carriera dell’attore.

    Nel cast anche un eclettico Gene Gnocchi, che come sempre ha dato dimostrazione di alta professionalità.

    Un’altra figura di spessore internazionale, Sandra Milo, s’inserisce e integra benissimo nel cast di “Che bella storia la vita”.

    Fra gli altri attori ci sono: Bruno Santini, Alessandro Calonaci, Gabriella Ceccherini, Maurizio Pistolesi, Patrizia Ferretti, Giuditta Niccolini, Giovanni Lepri, Raissa Moretti, Valerio Ranfagni, Mauro Ardia, Vanni Baldini, Pietro Torricelli, WikiPedro e molti altri.

    Una delle parti determinanti del film è affidata allo stesso Caneschi. Che con il suo travolgente entusiasmo ha affrontato anche studi di recitazione.

    Non è assolutamente facile, infatti, trovarsi su un set da neofiti, davanti alle telecamere, con attori professionisti: Caneschi ne è stato ben consapevole fin da subito.

    Sono stati così mesi di lavoro intenso, che ha visto la troupe girare per la Toscana, dal Chianti fiorentino alla Val di Sieve, in luoghi affascinanti. Ovviamente non potevano mancare delle riprese a Firenze, con lo sguardo sulla Cupola del Brunelleschi.

    Tanta soddisfazione da parte della produzione, la “51percento film e produzione”, del regista, della troupe e del cast.

    Tutti hanno seguito con passione, passo dopo passo, questo progetto, l’evolversi della storia: con precise indicazioni non solo agli attori principali, ma anche alle decine e decine di comparse che si sono approcciate per la prima volta davanti a una telecamera.

    Tra l’altro per Sarti è un momento particolarmente felice per i vari riconoscimenti ottenuti: tra gli ultimi il premio di Firenze “Porcellino”, il premio alla critica International Cilento Film Festival. E al Caorle Film Festival, sempre con il primo premio della giuria.

    Proprio in questi giorni Sarti si è anche aggiudicato il premio come miglior film al concorso “Immagine Florence International Film Festival” con la sua pellicola dedicata a Leonardo da Vinci, “Quel genio del mio amico”, in cui è protagonista Sergio Forconi.

    Abbiamo chiesto a Roberto Caneschi com’è riuscito a coinvolgere Sandra Milo nel cast: “Ho conosciuto questa grande donna e attrice alcuni anni fa a Impruneta. Lei era la madrina della Festa dell’Uva, mi fu chiesto di accompagnarla in auto nella piazza Buondelmonti”.

    “Sembrerà strano – sorride – ma da lì è nata una vera simpatia, che poi si è trasformata in amicizia, tanto che mi ha spinto ad andare a trovarla a Roma per proporle di far parte del film. E lei? Ha accettato subito”.

    Il film, oltre alla professionalità di chi ci ha lavorato, ha avuto anche momenti di grande umanità e divertimento.

    Come l’incontro fra Sandra Milo, Roberto Caneschi, il regista Alessandro Sarti, insieme al fotografo Alessandro Lucci e al sindaco di San Casciano Roberto Ciappi, che si sono ritrovati per un momento conviviale al Ristorante Casalta di San Casciano, dove tra l’altro è stata girata anche una scena del film.

    Qui Sandra Milo ha conosciuto Maria, il marito Alvaro, le figlie Giulia, Silvia e Lorenzo Branchi, che hanno accolto l’attrice con infinita gioia e in un clima di grande accoglienza.

    Prima della cena inoltre, Caneschi ha voluto esaudire il desiderio di una signora residente a San Casciano, colpita da una brutta malattia, ovvero incontrare la signora Milo.

    E’ stato un momento commovente: Sandra Milo l’ha abbracciata sussurrandole parole di speranza, intrattenendosi con lei.

    Tra i vari racconti della carriera di attrice, l’esperienza di lavoro con Totò: “Era una persona molto educata – ha ricordato la Milo – Io all’epoca ero molto giovane. E se durante le riprese era affabile, appena finito di girare tornava a essere il Principe Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Commeno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio. Tanto che gli davo del lei”.

    “Fino a quando un giorno – ha proseguito – trovandomi in un ristoratore, il gestore mi fece leggere un’intervista che aveva rilasciato Totò nei miei confronti, tratta da un settimanale, facendomi un sacco di complimenti e dichiarando che era stato colpito dalla mia bellezza. Rimasi contentissima di questo: ma per me rimase sempre, fuori dalla scena, il Principe De Curtis”.

    Prima di lasciare Casalta la Milo ha scritto su un quaderno un pensiero. Lo riportiamo qui:

    San Casciano 9 ottobre 2022

    Una straordinaria serata insieme alla famiglia Branchi al Ristorante Casalta “Che bella storia la vita”!

    Qualche volta a tavola non si prova solo il piacere del buon cibo, ma parlando tralasciando le solite difese che spesso ci isolano, si riesce ad aprire il proprio cuore ed a entrare nel cuore degli altri, scoprendo veri tesori.

    Che bella storia la vita!

    Sandra Milo

    Il film probabilmente uscirà nelle sale cinematografiche nei primi mesi del 2023, con tanto di red carpet, smoking e abiti da sera.

    Per rendere omaggio tutti insieme a una bella esperienza cinematografica. Che per tanti si tradurrà in un momento felice al grido: “Che bella storia la vita”. 

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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