SAN CASCIANO – Contrastare la violenza di genere è una sfida di civiltà da perseguire quotidianamente in tutti i campi e gli ambiti dell’attività umana.
Ne parleranno martedì 25 novembre alle ore 18 nella sala “Lucia Bagni” della biblioteca comunale alcune esperte invitate dal Comune e dalla Commissione delle Pari opportunità di San Casciano a condividere riflessioni, esperienze e attività sul complesso tema della violenza di genere, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Roberto Ciappi, tra i membri del primo tavolo Politiche di genere della Toscana, si alterneranno con i loro interventi e contributi Giuseppina Carrea, referente Codice Rosa zona fiorentina sud est Asl Toscana Centro, Eleonora Bartoli, psicologa e operatrice di Artemisia, e Maria Nella Lippi, responsabile del programma di Giustizia di Genere per Oxfam Italia.
L’iniziativa è ideata e curata dalla Commissione Pari opportunità del Comune di San Casciano, presieduta da Camilla Lumachi.
“L’idea di celebrare questa importante giornata – commenta Lumachi – offrendo uno spazio di approfondimento alle professioniste che dedicano la loro vita all’obiettivo di sostenere e prendersi cura delle donne vittime di violenza, nasce dalla volontà di far conoscere, promuovere e condividere con la nostra comunità i servizi, i progetti, le attività, le esperienze e i risultati ottenuti dalle operatrici e dagli operatori che si muovono in vari ambiti professionali”.
“Dall’accoglienza alla sanità – sottolinea – passando per l’integrazione e il reinserimento nel mondo del lavoro, per contrastare quella che purtroppo continua ad affermarsi come una delle principali piaghe del nostro tempo”.
“La violenza di genere è un fenomeno purtroppo sempre più dilagante e manifesto che ha profonde radici culturali – interviene il sindaco Ciappi – è importante ricordare e dare voce ed eco alle giornate celebrative che ricorrono durante l’anno ma è altrettanto necessario operare quotidianamente con tutti gli strumenti, i progetti e le attività che una pubblica amministrazione può mettere in campo per sensibilizzare, coinvolgere, rendere partecipe e responsabile la propria comunità”.
“Per il Comune di San Casciano il tema è centrale, – continua il sindaco – lo dimostrano l’impegno della Commissione consiliare delle Pari opportunità, organo temporaneo che abbiamo voluto rinnovare e confermare, e il Tavolo Politiche di genere che condividiamo con altri comuni del Chianti e delle colline fiorentine e tutte le sigle sindacali”.
“Il nostro è un lavoro di rete – conclude il primo cittadino – costante e capillare, teso ad attivare percorsi concreti, e non solo simbolici, che permettano di acquisire consapevolezza, realizziamo campagne di informazione, occasioni ed eventi divulgativi su specifici temi, progetti culturali ed educativi per prevenire e contrastare la violenza e la discriminazione di genere in modo trasversale intervenendo nei vari campi di interesse, come faremo anche nel 2026 con un articolato programma di iniziative”.
CODICE ROSA
Codice Rosa è un percorso di accesso al pronto soccorso riservato a tutte le vittime di violenza, in particolare donne, bambini e persone discriminate.
Il percorso è attivo qualunque sia la modalità di accesso al servizio sanitario, sia esso in area di emergenza-urgenza, ambulatoriale o di degenza ordinaria e prevede precise procedure di allerta ed attivazione dei successivi percorsi territoriali, nell’ottica di un continuum assistenziale e di presa in carico globale.
Il percorso opera in sinergia con enti, istituzioni ed in primis con la rete territoriale del Centri Antiviolenza, in linea con le direttive nazionali e internazionali. Nel 2016 è costituita la Rete regionale Codice Rosa per gli interventi a favore di persone adulte e minori vittime di violenze e/o abusi
La Rete si connota come una rete tempo dipendente, ovvero di un sistema in grado di attivare connessioni tempestive ed efficaci per fornire risposte immediate alle esigenze di cura delle persone, per il riconoscimento e la collocazione in tempi rapidi del bisogno espresso all’interno di percorsi sanitari specifici.
ARTEMISIA
L’Associazione di promozione sociale Artemisia è impegnata nel contrasto ad ogni forma di violenza su donne, bambini e adolescenti e nella promozione dei loro diritti, primi fra tutti il diritto alla libertà, alla sicurezza, all’integrità.
Presente oltre trent’anni sul territorio di Firenze e della Città Metropolitana, informa e sensibilizza sul fenomeno per favorirne l’emersione, costruire reti e collaborazioni e migliorare gli interventi a sostegno di donne e minori vittime di violenza e di adulti che hanno subito violenza nell’infanzia.
Le professioniste di Artemisia sono esperte nella rilevazione della violenza e nella valutazione del rischio, nella progettazione di piani di protezione e di autonomia e nel trattamento del trauma. I servizi specialistici di sostegno e di cura sono del tutto gratuiti.
Si avvale della collaborazione di avvocate esperte in materia e del supporto di volontarie, tirocinanti e volontarie del servizio civile.
GIUSTIZIA DI GENERE – OXFAM
La violenza contro donne e bambine è una tra le più diffuse violazioni dei diritti umani: non conosce confini geografici o culturali, distrugge vite e mina la sopravvivenza di intere famiglie e comunità, compromettendo lo sviluppo di una società democratica e pienamente inclusiva a livello economico e sociale.
Il programma Giustizia di Genere per Oxfam lavora per garantire alle donne pieni diritti ed eguali possibilità economiche, culturali e sociali. Un principio indispensabile per porre fine alla povertà estrema e perseguire la giustizia sociale. Oxfam Italia lavora al fianco delle donne in Iraq, Yemen e Territori occupati palestinesi, tre Paesi piegati dal conflitto in cui sono costrette a vivere in un clima di costante insicurezza.
Attraverso un programma complesso e innovativo, rafforziamo le attività delle organizzazioni locali attive per i diritti delle donne con interventi di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, garantendo loro formazione e accesso ai fondi contro la polarizzazione sociale, le restrizioni per la società civile, le violenze, i matrimoni precoci, lo sfruttamento, le prevaricazioni e lo stigma pubblico.
©RIPRODUZIONE RISERVATA



































