CERBAIA (SAN CASCIANO) – Sono state circa 220 le persone che hanno testimoniato con la loro presenza e la loro partecipazione il contributo concreto della comunità di San Casciano alla realizzazione degli obiettivi di solidarietà, che permetteranno al Centro socioculturale di Cerbaia di crescere e ampliare spazi e servizi sociosanitari nella struttura di via Napoli.
La cena, organizzata negli spazi di Villa Montepaldi, per raccogliere fondi a favore del progetto di riorganizzazione e riqualificazione del centro di aggregazione sociale (in vita da trent’anni), polo di servizi poliedrici e punto di riferimento per tutta l’area nord del comune chiantigiano, ha registrato un indiscutibile successo.
Entusiasta e grata per la riuscita dell’iniziativa, una cena a base di piatti tipici toscani che si è conclusa con una lotteria realizzata in collaborazione con le attività economiche di Cerbaia, è la presidente, vera colonna portante del Csc, Manuela Dini.
“Il cuore di San Casciano si conferma grande – dice Dini – Non posso che esprimere profonda gratitudine per tutti coloro che hanno preso parte alla serata, ringrazio i commensali, il team dei volontari e delle volontarie del Csc, il gruppo de La Racchetta che ha supportato la logistica all’esterno”.
“La somma raccolta in occasione dell’evento di solidarietà – fa sapere – servirà a riqualificherà alcuni spazi tra cui gli ambienti del seminterrato e la sala al piano terreno in vista dell’attivazione di ulteriori ambulatori e di un nuovo centro prelievi”.
“E’ stata anche l’occasione per celebrare i trent’anni di presenza strategica sul territorio del Centro socioculturale di Cerbaia – sono le parole del sindaco Roberto Ciappi – uno spazio divenuto fondamentale in termini sociali e sanitari, guidato dalla determinazione e dalla costanza del consiglio direttivo”.
“Dalla qualità del lavoro di squadra che lo tiene aperto tutti i giorni – riprende – e da chi non ha mai smesso di crederci, e ha investito il proprio tempo e le proprie capacità sull’impegno e sulla volontà ferrea di sostenere i più fragili attraverso un complesso sempre più ampio di servizi mirati e specialistici”.
“E poi c’è una cittadina attiva e dinamica – conclude – che ha fatto della comunanza di intenti e della responsabilità collettiva una priorità e un obiettivo di rete portato avanti negli anni con grandi risultati. Sto parlando di Manuela Dini, alla quale va il mio più profondo ringraziamento”.
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