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venerdì 12 Dicembre 2025
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    La storia di Alexander Langer raccontata dallo scrittore Alessandro Raveggi: in biblioteca a San Casciano

    A trent'anni dalla scomparsa, lo scrittore sancascianese ripercorre la storia di "un profeta disperato e pieno di speranza, che ha creduto nella possibilità di un'umanità capace di valicare muri e frontiere"

    SAN CASCIANO – Nella “Cittadella della Cultura” di San Casciano, fra Teatro Niccolini e Museo Ghelli, la biblioteca comunale, la Casa delle Associazioni e la sede della storica banda “Oreste Carlini”, la sala “Lucia Bagni” di via Roma, si continua a stringere sinergie letterarie tra lettori e autori, a proporre un percorso di creatività, storie, persone, libri.

    Per chi ama coltivare la passione della lettura, c’è una nuova opportunità per arricchirsi, conoscere, approfondire, condividere.

    Nell’ambito della ricca stagione di eventi letterari, laboratori, corsi, conferenze e seminari, confezionata dai bibliotecari Marco Rossetti e Gianna Bigi, la biblioteca comunale di San Casciano apre ancora una volta le porte in versione serale, per accogliere un evento pubblico che permetterà di incontrare e conoscere l’autore e la sua fatica letteraria.

    Si tratta di Alessandro Raveggi, ospite della serata in programma venerdì 12 dicembre alle ore 21 presso la sala “Bagni”, che pone al centro la presentazione del volume “Continuate in ciò che è giusto. Storia di Alexander Langer” (Bompiani, 2025).

    Ad affiancare l’intervento dell’autore, ci saranno le letture di Claudio Benvenuti e Dimitri Frosali, le riflessioni di don Alessandro Santoro e Niccolò Corsi (presidente Commissione Ambiente Q4 Firenze) e la proiezione del video “L’apripista” di Martino Lo Cascio.

    L’iniziativa è organizzata in collaborazione con la Libreria Anacleto di San Casciano.

    A trent’anni dalla scomparsa di Alexander Langer, lo scrittore Alessandro Raveggi, originario di San Casciano, ripercorre la storia di un profeta disperato e pieno di speranza, che ha creduto nella possibilità di un’umanità multilingue e capace di valicare muri e frontiere.

    Il padre dell’ecologismo e del pacifismo raccontato nelle sue mille vite, in una serata per parlare di nuovi scenari di pace e conversione ecologica, con la speranza e la creatività di “ciò che è giusto” ancora fare, per noi e per le generazioni future.

    “Liberarsi dalla guerra, dal militarismo, dalla distruzione ecologica, dall’incombere dell’apocalisse civile o militare che sia – non è solo un imperativo per chi vuole che i nostri figli o nipoti possano ancora vivere o per chi ama i popoli lontani. Non è solo questione dei generosi, per capirci meglio”: è questione che ci riguarda tutti, oggi come nel 1988 quando Alexander Langer pronuncia queste parole.

    Le pagine di Alessandro Raveggi sono un caleidoscopio che di Langer restituisce la ricchezza inquieta, la profonda modernità, l’energia visionaria sempre accompagnata dalla immane fatica di commisurare il sogno alla realtà.

    ALEXANDER LANGER

    Nato a Vipiteno, in Alto Adige, nel 1946 e morto suicida a Firenze quarantanove anni dopo, nella sua breve vita Langer ne ha vissute moltissime.

    Di origini ebraiche ma di formazione cattolica, in fervido ascolto di tutte le esperienze più radicali del suo tempo – dalla fede di don Milani alla militanza per Lotta Continua – instancabile promotore del dialogo tra i popoli altoatesini, pacifista, ecologista, Langer è stato uno dei fondatori del partito dei Verdi italiani, europeista ed eurodeputato.

    ALESSANDRO RAVEGGI

    (Firenze, 1980) è scrittore e saggista. Ha scritto tra le altre cose “Grande Karma. Vite di Carlo Coccioli” (Bompiani 2020), “Il Romanzo di Babele” (Marsilio 2023) e “A Città del Messico con Bolaño” (Perrone 2022).

    Ha curato l’antologia “Panamericana” (La nuova frontiera 2016). Scrive di libri e cultura su riviste nazionali e internazionali, insegna letteratura e scrittura creativa all’università, traduce dall’inglese e dallo spagnolo.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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