SAN CASCIANO – Ieri sera, lunedì 7 ottobre, al ristorante “Il Ciliegiolo” ai Falciani, si è vissuto uno di quei momenti rari.
Nei quali il “film della vita” scorre davanti ai propri occhi: attivato da un evento, un ricordo, un incontro.
Stavolta è stata la “riunione” di quasi 30 persone, organizzata per rendere omaggio a chi, quando si era bambine e bambini, ha avuto un ruolo centrale nella propria esistenza e nella propria formazione ed educazione.
La maestra. Al singolare, come quando nelle classi ce n’era una sola. In questo caso Franca Manetti, che ha insegnato a generazioni di sancascianesi.
E 26 di loro, su idea di Carlo Fusi, l’hanno contattata per chiederle se le poteva far piacere rivedersi, dopo tanti anni.
La risposta è stata entusiasticamente affermativa. Ed ecco così che ieri si sono ritrovati a cena.
C’era chi non si vedeva da cinquant’anni: del resto, si parla di donne e uomini che sono stati alunni alle elementari fra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta.
Un grande mazzo di fiori per la maestra, emozionata al pari dei suoi ex studenti e studentesse.
Fra chi aveva frequentato la “scuolina” al Ponterotto e chi, invece, quella più “cittadina” di San Casciano.
E’ stato così, come succede sempre in questi casi, un fluire di aneddoti, ricordi, foto in bianco e nero tolte per una sera dai vecchi album e messe sul tavolo, dita a indicare quella faccia o quell’altra.
Perché, spesso, la maestra delle elementari rimane nel cuore. Per sempre.
E quando avviene, come nel caso di Franca Manetti, non può che essere motivo di gioia e orgoglio. Per tutti.
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