LA ROMOLA (SAN CASCIANO) – A raccontarci questa storia, commovente ed emozionante, è stato Lorenzo Venturini, residente alla Romola, che ha voluto condividere il gesto compiuto dal suo cane, Ulisse, che da qualche tempo è ospitato dalla madre a San Quirico in Collina.
E’ infatti la signora Stefania Ricci a raccontarci quanto è accaduto domenica 24 novembre: ovvero il Golden Retriever del figlio protagonista di un “salvataggio” nei confronti di un anziano, caduto nel suo giardino.
“Era presto – ci racconta Stefania – circa le 7.30, quando ancora tutti dormono e come ogni mattina ho aperto la porta che dà sul giardino per mandare Ulisse fuori a girellare e fare i suoi bisogni”.
“Ulisse – ci spiega ancora Stefania – ha dieci anni ed è un cane mansueto, che difficilmente abbaia, quindi quando dopo una decina di minuti l’ho sentito abbaiare mi sono insospettita perché poi abbaiava di continuo”.
Uscita in giardino per capire come mai Ulisse abbaiasse così tanto, Stefania ha visto Ulisse con il muso puntato alla rete del giardino del vicino di casa.
“Mentre mi avvicinavo ad Ulisse – racconta emozionata Stefania – era come se mi dicesse “Corri, vieni qua a vedere, c’è una persona che chiede aiuto”. Ed era proprio così”.
Ed infatti quando Stefania è arrivata alla rete di confine del suo vicino di casa, lo ha visto per terra, probabilmente scivolato mentre scendeva le scale, che chiedeva aiuto perché aveva un gran dolore.
“Allora – dice ancora Stefania – ho chiamato gli altri miei vicini e, subito, abbiamo chiamato il 118. E’ arrivata lambulanza che ha trasportato il nostro vicino di casa all’ospedale”.
Sulla sera, le notizie giunte sulla salute dell’anziano signore, parlavano di rottura del femore. Per motivi di privacy, che la signora Ricci ci ha chiesto di rispettare, non pubblichiamo il nome del suo vicino di casa, al quale ci sentiamo di fare i migliori auguri di pronta guarigione.
Ad Ulisse, “eroe” senza saperlo di un gesto così importante, facciamo una carezza in segno di ringraziamento, mentre scodinzola in giardino con l’occhio ancora puntato verso il giardino del vicino di casa.
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