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sabato 20 Aprile 2024
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    Casa Sassuolo è… scesa a valle: inaugurata la residenza per minori

    Vent'anni fa nacque sulle colline fra Grassina e Antella: ora avrà il suo cuore pulsante a Bagno a Ripoli

    BAGNO A RIPOLI – Casa Sassuolo… è scesa a valle. La storica comunità per minori sorta 20 anni fa sulle colline fra Antella e Grassina si trasferirà a breve nel capoluogo ripolese, su via Roma.

     

    “Giusto a 150 metri dal Comune – ha ricordato il sindaco Francesco Casini aprendo l’evento di presentazione nella sala consiliare, nella mattinata di oggi, giovedì 10 maggio – in un contesto urbano che consente una posizione più accessibile ai servizi”.

     

    Già, perché delle salubri e verdissime colline di Antella si può dire tutto il bene, tranne che sia una location comoda per farvi vivere bambini e adolescenti desiderosi di integrarsi nel tessuto sociale circostante.

     

    “Infatti – ha detto la coordinatrice della casa Barbara Magherini – in questi vent’anni abbiamo fatto salti mortali per attivare svariati progetti che ci hanno visto collaborare con associazioni di volontariato, scuole, circoli Arci, biblioteche, società sportive sensibili al sociale come il Centro Storico Lebowski, sempre nel primo interesse dei nostri ragazzi. Adesso tutto è più vicino, accessibile, e sarà ancora più facile portare avanti degli adeguati progetti di sviluppo e crescita, collettiva e individuale”. 

     

     

    Dodici i posti della nuova Casa Sassuolo, riservata a bambini e adolescenti fra 8 e 18 anni in affidamento ai servizi sociali. Con la novità di una grande sala polivalente, dotata di accesso separato, che potrà essere destinata a progetti diurni, ampliando così l’utenza della struttura.

     

    “Un lavoro gigantesco, iniziato nel 2014 – ha ricordato Massimo Muratori, presidente di Arca, la cooperativa che detiene e gestisce la struttura – anno in cui abbiamo acquisito l’immobile. Poi il tempo per la progettazione e a fine 2016 abbiamo richiesto le autorizzazioni ai lavori, arrivate nel gennaio 2018".

     

    "Tutto è andato quindi per il meglio – ha assicurato Muratori, che si toglie anche un sassolino dalla scarpa – Nonostante svariati tentativi, le nostre richieste di finanziamento sono state ignorate dai soggetti a cui le avevamo indirizzate, quindi l’operazione è stata interamente finanziata da Arca”.

     

    Alla fine comunque il cerchio si è chiuso nel migliore dei modi: i ragazzi ospiti potranno traslocare a breve, lasciando la struttura sulle colline di Antella all’associazione Aiaba, che lavora con soggetti autistici.

     

    È infatti ampiamente soddisfatto anche il presidente di Aiaba, Piero Perciballi, che ha ricordato “come l’autismo sia una patologia silente, spesso sottovalutata perché non presenta grossi problemi di gestione, a parte rari casi. Ma le persone autistiche sono fragili, necessitano protezione, soprattutto quando entrano nell’età adulta. Questa struttura dedicata a loro è la prima nel suo genere, e va a sorgere in un’area collinare bellissima dove sarà possibile fare progetti di pet therapy, orti sociali, facendola diventare un’isola felice dal nuovo nome Casa di Aldo, dedicata all’ex presidente che mi ha preceduto, purtroppo scomparso nel 2012”.

     

    Esauriti i saluti di rito, tutti a toccare con mano la nuova Casa Sassuolo, ottenuta ristrutturando un edificio degli anni ‘60.

     

    Il risultato è veramente di pregio: una struttura su tre piani, moderna e a basso impatto energetico grazie a riscaldamenti a pavimento e pannelli solari, che può contare inoltre sulla fondamentale vicinanza di centri di aggregazione come circoli e associazioni di volontariato. Il tutto verrà certificato a breve dalle Asl con le procedure di rito, poi entro l’estate il trasloco verrà ultimato.

     

    Mentre al buffet schiere di responsabili e coordinatori parlano dei futuri progetti, i ragazzi si aggirano scherzando per la loro nuova casa, ad ammirare le camere colorate e comode che fra poche settimane li accoglieranno.

     

    Questa è la loro giornata, che li avvicina un passo di più verso un mondo che ad oggi è senza dubbio debitore verso ognuno di loro. Una giornata in cui, per una volta, si parla di “sociale” per raccontare qualcosa di bello. Di questi tempi, non è poco.

     

     

    La nuova Casa Sassuolo

     

    Potrà accogliere fino a 12 minori di età compresa tra gli 8 e i 18 anni, sia maschi che femmine. La nuova struttura, di proprietà della cooperativa Arca, è frutto di un anno e mezzo di ristrutturazione eseguita secondo i principi della bioedilizia e di moderni sistemi di approvvigionamento e gestione dell’energia.

     

    Qui si trasferiranno i minori oggi ospiti della “vecchia” Casa Sassuolo. Uno spostamento che mira a portare benefici sia per i ragazzi che vivono nella comunità sia per gli operatori che ci lavorano. Nella progettazione della nuova struttura, gli spazi e gli ambienti sono stati organizzati come quelli di una casa.

     

    La maggiore centralità della struttura, nel contesto urbano di Bagno a Ripoli (rispetto alla precedente collocazione distante dal centro abitato e dagli edifici scolastici), favorirà una migliore interazione con il tessuto culturale e commerciale (negozi, servizi pubblici, centri di aggregazione, centri sportivi).

     

    Si semplificheranno i collegamenti: i ragazzi potranno recarsi a scuola e alle altre attività frequentate in maniera autonoma, a piedi o utilizzando i mezzi pubblici, con le fermate di bus e scuolabus più facilmente raggiungibili.

     

    Con la Nuova Casa Sassuolo si amplia (da 11 a 12) anche il numero dei minori che possono essere ospitati in comunità.

     

    Dei 12 posti residenziali, 2 saranno destinati alla Pronta Accoglienza. Potranno inoltre essere accolti 6 minori in orario diurno. La nuova struttura sarà dotata di uno spazio destinato agli incontri protetti e di locali per riunioni e formazione. 

    di Leonardo Pasquinelli

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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