PONTEROTTO (SAN CASCIANO) – Ieri, mercoledì 22 marzo, si celebrava la Giornata Mondiale dell’Acqua.
Tema sempre più centrale nella vita di tutti i giorni. Le alterazioni del clima, delle piogge, delle nevicate, diretta conseguenza del cambiamento climatico, hanno (e avranno) un impatto drammatico sulle popolazioni di tutto il pianeta.
Restringendo il campo, anche nel nostro Paese, nella nostra regione, l’andamento delle piogge si sta facendo sempre più irregolare.
Mettendo a rischio sia l’approvvigionamento domestico che quello riservato ad usi agricoli, zootecnici, artigianali e industriali. Oltre che alterare i regolari cicli naturali.
La sempre maggior incidenza di eventi estremi inoltre, con la caduta di decine e decine di mm di pioggia in ristretti periodi di tempo, causa spesso danni a cose e persone.
E, rimanendo ai corsi d’acqua, contribuisce anche a trasformazioni (sulle quali, in molti casi, opera ovviamente anche la mano dell’uomo) che si notano soprattutto quando si vanno a confrontare tratti specifici rispetto al passato.
E’ quello che, molto empiricamente, abbiamo fatto lungo il corso della Pesa, dopo l’abitato del Ponterotto, scendendo a valle verso Cerbaia.
Qui, nella zona dei cosidetti “canyon”, c’erano alcuni “tonfi” che per i ragazzi di San Casciano sono stati, negli anni (decenni) scorsi, luogo di pesca e di bagni.
Qui sotto trovate pubblicate le immagini di questo tratto di fiume, che con le piogge di questa fine d’inverno è comunque in condizioni di portata decorose.
Nella foto in alto invece vedete il confronto su uno dei “tonfi”: nel luglio 2015, quando esisteva ancora (e c’è anche un uomo intento a pescare) e nel marzo 2023, quando è del tutto scomparso.
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