GREVE IN CHIANTI – “Il 22 luglio scorso, dopo oltre due mesi dalla richiesta, ci è stata inviata l’ordinanza della Città Metropolitana di Firenze con la quale si ordina, a partire dal 18 luglio, ovvero soli 4 giorni prima della ricezione della missiva, l’istituzione dei limiti di velocità per la SR222 che ormai conosciamo da dopo Pasqua”.
Inizia così la riflessione del gruppo di opposizione Immagina Greve sui nuovi limiti di velocità sulla Chiantigiana.
“L’atto dirigenziale – si prosegue – datato 17/07/2025, oltre a elencare l’ubicazione dei nuovi limiti, spiega che tale necessità si è ravvisata dal momento che per questa strada sono in corso progetti di revisione della segnaletica verticale dal 2019 con successivo incarico nel 2022, in un’ ottica di maggiore sicurezza della stessa”.
“Citando il documento poi – aggiungono – si comprende che lavori di manutenzione, che migliorano la sicurezza della Chiantigiana, effettuati ed in corso, determinano la necessità di spostare la revisione dei limiti di velocità al loro termine, come appunto chiarito in questo passaggio”.
“Considerato che dal momento della redazione del progetto (2019 n.d.r.) – si legge nella documentazione della Metrocittà – i cui elaborati sono stati consegnati dalla Società Atena SRL alla Città Metropolitana con nota del 10.12.2019, e durante l’esecuzione dei lavori
suddetti, consegnati in data 14/11/2022 e tutt’ora in corso, sono stati eseguiti altri lavori (mediante altri contratti) di manutenzione sulla SR222 che hanno migliorato sensibilmente le condizioni di sicurezza rispetto alla situazione preesistente, al punto da richiedere una nuova valutazione dei limiti di velocità. Ritenuto tuttavia, essendo i lavori ancora in corso, di rimandare ad una successiva ordinanza la nuova valutazione dei limiti di velocità, cioè a quando i lavori saranno ultimati, essendo inevitabile in questo momento l’adozione di un’ordinanza fedele al suddetto progetto e ai lavori fino ad ora eseguiti”.
“Alcune considerazioni – rimarcano da Immagina Greve – circa la curiosa cronologia e l’asincronia tra la comparsa dei cartelli dei nuovi limiti di velocità, che ricordiamo essere comparsi in primavera, e l’atto dirigenziale di metà luglio, meriterebbero esser fatte, specie perché lasciano il dubbio che qualcosa sfugga in questi iter burocratici ed infiniti passaggi di competenze, ma sarà nostra cura approfondire prima di esprimere quelle che sarebbero soltanto opinioni poco circostanziate”.
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