spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
martedì 7 Ottobre 2025
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Elezioni regionali, Fiammetta Capirossi (Pd): “Dobbiamo tornare a parlare con quell’elettorato che si è sentito tradito”

    Candidata nel collegio Firenze 2. Fra i temi forti del nostro territorio, la Firenze-Siena: "E’ una partita complicata ma anche su questa la Regione deve essere più incisiva nei confronti di Anas"

    CHIANTI FIORENTINO – Nel nostro giro di interviste ai candidati al consiglio regionale, nelle liste del “nostro” collegio (Firenze 2) è il turno di Fiammetta Capirossi, consigliera regionale uscente per il Partito democratico.

    Capirossi ci parli un po’ di questi 12 mesi in consiglio regionale, e soprattutto, del rapporto col territorio?

    “Come sapete bene sono rientrata in seguito alla prematura scomparsa dell’amico consigliere Massimiliano Pescini. Arrivare così in via Cavour ha fatto sì che vivessi i primi mesi come in una bolla, ed ho sentito tutta la responsabilità sulla spalle in un momento davvero difficile. Poi piano piano, ho iniziato a reagire e mi sono messa a servizio del territorio, di questo collegio che va dal Chianti al Mugello, passando da Bagno a RIpoli e Fiesole e giungendo alla Valdisieve e al Valdarno. Ho cercato gli atti, predisposti da Massimiliano, che erano rimasti in sospeso e li ho portati fino in fondo (una per tutte la possibilità di detrarre dall’Irpef le spese dei campi scuola estivi). Ma la cosa, per me fondamentale, ho fatto capire, alle persone, agli amministratori ed alle associazioni, che potevano contare su di me, sul mio impegno, sulla mia determinazione, nonostante mancasse solo un anno alla fine della legislatura”.

    Chianti punti di forza, debolezze, potenzialità?

    “Il Chianti è una delle cartoline più conosciute e più apprezzate della Toscana. Colline che sono state plasmate dall’uomo e dalle quali ha tirato fuori i migliori prodotti in particolare vitivinicoli e oleari. Il “motore” attrattore del vino è solo una parte del turismo che riesce a veicolare il paesaggio sia naturale che architettonico. Ma il Chianti vanta anche aziende di primo piano non solo legate alla gastronomia e all’enogastronomia, ma lo collocano tra le aree della metrocittà dove anche la manifattura, l’industria e la meccanica sono una parte fondamentale dell’anello produttivo. Il punto di debolezza sono i collegamenti con la città per i pendolari e per gli studenti. L’assenza di ferrovia e le manutenzioni continue della Firenze-Siena, con continue code e tempi di percorrenza non più accettabili, stanno mettendo a dura prova i cittadini ormai da diversi anni. lo sanno gli amministratori. La Firenze-Siena, è l’unica arteria veloce che attraversa il territorio, e che poi si dipana sulle colline tramite la Cassia e la Chiantigiana, ed è anche per questa particolarità che attrae quel turismo che cerca la pace e la tranquillità del verde e del paesaggio che contraddistingue il Chianti. Le potenzialità sono tutte contenute nella forza della coesione, nella forza della rete, nella forza della progettazione comune che i sindaci, le associazioni di categoria, le associazioni di volontariato, i sindacati, il mondo produttivo e i cittadini, portano avanti da anni con determinazione e convinzione di uno sviluppo sostenibile”.

    Dal punto di vista politico qual è la sua opinione sull’accordo, molto discusso, con il MoVimento 5 Stelle?

    “Penso che aver costruito la coalizione ampia che appoggia la candidatura di Eugenio Giani sia un potenziale e fondamentale primo passo per costruire un’alleanza di centrosinistra, che nel 2027 possa mandare a casa il centrodestra. Penso anche che come Pd, come centrosinistra, abbiamo la responsabilità di tornare a parlare con quell’elettorato che negli anni si è sentito tradito e si è allontanato o che semplicemente ha deciso di non andare a votare. Lo dimostra l’alto astensionismo verificatosi nelle Marche. Il partito del non voto si amplia sempre di più e dobbiamo capire perché non siamo più attrattivi. Avere l’umiltà di dialogare coi delusi, capire le loro motivazioni e cercare di farli tornare a credere nella politica. Dobbiamo tornare a parlare agli elettori con progetti seri e realizzabili, e penso che torneranno a darci fiducia. Concludo con una battuta: il M5S ha cambiato spesso “pelle” negli anni, adattandosi ai mutevoli tempi. Penso che questi mutamenti non siano totalmente compresi dal suo elettorato e qui entra in gioco la forza della politica, del dialogo, della mediazione, che devono giungere ad una sintesi condivisa”.

    Cosa dovrebbe aspettarsi, infine, un chiantigiano dalla Regione, e cosa la Regione può (in modo realizzabile) proporre e realizzare in questo territorio?

    “La Regione ha iniziato il percorso di riconoscimento dell’area Unesco per il Chianti insieme a tutte le amministrazioni locali e questa penso sia una scommessa importantissima per tutto il territorio. Ottenere questo riconoscimento “universalmente riconosciuto” aprirebbe ulteriori possibilità economiche, culturali e sociali, pertanto la Regione continuerà a portare avanti questa sfida con determinazione. La Regione da sempre è al fianco dei sindaci per migliorare le vie d’accesso al Chianti. Come detto il Chianti è uno dei pochi territori non supportato dalla ferrovia, e la Firenze-Siena che versa in condizioni drammatiche e che alterna cantieri in modo continuativo da anni, e la strada primaria per gli spostamenti sia di medio che di lunga percorrenza, in particolar modo verso il capoluogo e l’interconnesione con la A1. Da anni sia i cittadini che le aziende chiedono certezze su questa strada, vera e propria spina dorsale del tessuto produttivo del territorio. E’ una partita complicata ma anche su questa la Regione deve essere più incisiva nei confronti di Anas che è l’organo competente della gestione della strada. Le reti telematiche con la distribuzione capillare della fibra ad alta velocità è ormai fondamentale per le aziende che intendono investire, ed anche su questo la regione dovrà porre ascolto a quei territori che ad oggi sono ancora in difficoltà.Altro fondamentale tassello che rientra nel progetto Toscana Diffusa del presidente Eugenio Giani, è quello di tenere insieme i territori portando I servizi più vicini al cittadino. Sicuramente la sfida del socio-sanitario con le case della Salute o di Comunità (e nel Chianti sono iniziati i lavori per quella di Impruneta), supportare il commercio di vicinato con le botteghe ma anche investendo in cultura, infrastrutture e paesaggio”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...