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mercoledì 8 Ottobre 2025
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    “Tabernacoli sulle strade del Chianti”: fino al 30 ottobre le foto di Luca Cappelli in mostra alla Pieve di San Leolino

    70 meravigliosi scatti: “Ho iniziato a catalogare i tabernacoli, che in zona sono detti “madonnini”, perché mi sono reso conto che spesso sono dimenticati..."

    GREVE IN CHIANTI – Fino al 31 ottobre, nel chiostro della Pieve San Leolino a Panzano in Chianti, sarà possibile visitare la mostra fotografica “Tabernacoli sulle strade del Chianti”, una raccolta di 70 scatti che ritraggono, appunto, i tabernacoli sparsi nella zona del Chianti Classico.

    Le foto sono state interamente realizzate da Luca Cappelli, che da oltre 40 anni è fotografo per passione. “Ho iniziato nel fotografare la natura, poi sono passato ai paesaggi e adesso questa, che è un po’ una novità anche per me” ci dice.

    La ricerca di Luca sui tabernacoli di zona è iniziata da un paio di anni.

    Ci racconta com’è nata l’idea: “Ho iniziato a catalogare i tabernacoli, che in zona sono detti “madonnini”, perché mi sono reso conto che spesso sono dimenticati e quindi inosservati a causa della cattiva manutenzione”.

    Prosegue: “Tutto è iniziato con uno che avevo vicino a casa, che era stato abbandonato. Ho iniziato a sistemarlo e a restituirli il giusto valore. Se sono tenuti bene le persone si fermano, magari lasciano anche un fiore”.

    Tabernacolo a San Leolino

    Da quel momento Luca ha iniziato a fotografarli.

    Gli chiediamo poi qualche aneddoto da raccontarci legato a questa esperienza: “Avevo già realizzato una mostra con una piccola parte delle fotografie presenti in questa, negli spazi del Bar Sociale a Greve. Dopo qualche mese mi arrivò una telefonata nella quale mi venne chiesto se ero in possesso della foto di un tabernacolo monumentale presente a Casole”. 

    Tabernacolo a San Cresci

    E prosegue: “Il motivo? Il tabernacolo era stato buttato giù da un furgone e queste persone volevano ricostruirlo come era prima. Non avendo però un preciso riferimento mi hanno chiesto la foto. Venne addirittura l’architetto in persona a vederla per riprendere tutti i dettagli!”.

    A volte i piccoli gesti, come scattare una fotografia, possono davvero cambiare il corso delle cose.

    Tabernacolo a Casole

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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