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venerdì 14 Novembre 2025
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    Ladri anche a San Martino a Cozzi (San Donato in Poggio), doppio furto nel “villaggio”: il racconto

    Rientro in casa alle 18.30, cancellino aperto, finestra al piano terra forzata, camere da letto ribaltate da cima a fondo: "Hanno preso tutto l'oro dei nostri tre bambini"

    SAN DONATO IN POGGIO (BARBERINO TAVARNELLE) – In redazione, al Gazzettino del Chianti, è un susseguirsi di segnalazioni di furti in casa. Ogni giorno, da tutto il territorio del Chianti fiorentino.

    Si sta tornando a paventare la stessa situazione dell’inverno 2024-2025, quando per mesi (almeno fino alla fine di febbraio) le scorribande dei topi di appartamento furono una spina nel fianco.

    Per le forze dell’ordine e, prima di tutto, per le famiglie: che stanno cambiando anche le loro abitudini di vita quotidiana. Cercando, ad esempio, di non lasciare le case vuote dalle 16.30-17 in poi.

    Ci contatta una nostra lettrice che vive nel “villaggio” di San Martino a Cozzi, un gruppo di villette nella campagna nei pressi di San Donato in Poggio.

    “Ieri sera (giovedì 13 novembre, n.d.r.) – ci dice – sono entrati in casa nostra e in quella dei vicini di casa”.

    Le foto che ci invia (di casa sua) raccontano bene cosa si trova dopo queste irruzioni: che, oltre al danno economico, poi presentano il conto anche (e soprattutto) sul versante emotivo.

    “Alle 18.30 – racconta la proprietaria di una delle due case visitate dai ladri – sono rientrata in casa con la bambina, dopo aver lasciato gli altri due ai vari allenamenti di piscina e calcio. E ho notato il cancellino di ingresso aperto”.

    “Ho aperto il portone – continua – e ho trovato la finestra al piano terra aperta, completamente sgangherata”.

    “Sono salita su – prosegue nel suo racconto – e le camere da letto erano completamente ribaltate: hanno portato via tutto l’oro dei bambini”.

    La casa non era dotata di impianto di allarme. Presente invece in quella dei vicini di casa: “Lì però hanno avuto meno tempo”.

    “Il nostro vicino di casa – conclude il racconto – che ha le telecamere, ha visto che da lui c’erano attorno alle 18”.

    Del resto l’orario classico è quello; da quando cala il buio fino all’ora di cena (o appena oltre).

    Molto probabilmente sono prima passati in casa sua, per poi passare a quella dei vicini di casa. Ma l’attivazione dell’allarme li ha portati a fuggire abbastanza rapidamente.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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