FIRENZE – Una vera e propria rivoluzione. E non potrebbe essere altrimenti quando, dopo oltre un quarto di secolo alla guida, si dirà addio a presidente e direttore generale.
E’ quella che sta avvenendo in Banca Cambiano, la ex banca di credito cooperativo che ha scelto un percorso autonomo, diventando società per azioni, invece che incanalarsi in quello delle due grandi capogruppo delle Bcc (Cassa Centrale e Iccrea) quando, anni fa, tutte le Bcc vennero chiamate a questa scelta.
Una “solitudine” che in realtà la banca, con cuore pulsante nel territorio dell’Empolese Valdelsa, aveva già ampiamente scelto fin da quando era ancora Bcc.
Una scelta, quella che poi ha portato all’autonomia e alla trasformazione in società per azioni, che ha avuto anche importanti strascichi. E che (in parte) non può certo essere distaccata del tutto da questo momento di passaggio.
Con le dimissioni di Francesco Bosio (ex direttore generale), di tre amministratori (su sette) e dell’intero collegio sindacale.
Per quanto riguarda il presidente, Paolo Regini (come Bosio in sella da oltre un quarto di secolo), dovrebbe essere lui a comunicare in assemblea le indicazioni di Bankitalia.
E, poi, dovrebbe rimanere in carica fino alla primavera del prossimo anno, con l’approvazione del bilancio e la scadenza del mandato del Cda.
Un’assemblea, quella prevista per il prossimo 16 dicembre a Firenze, che quindi farà chiarezza sul futuro di una banca che ha 44 filiali in nove province (Firenze, Pisa, Pistoia, Arezzo, Lucca, Siena, Torino, Bologna, Roma).
Una ispezione della Banca d’Italia, effettuata nei primi mesi di quest’anno, avrebbe portato a questa rivoluzione.
Non sarebbe stata in discussione la stabilità della banca, ma la sua governance; i suoi legami con l’intero tessuto territoriale, stratificati in decenni di guida nelle medesime mani.
Insomma, Bankitalia avrebbe chiesto una forte discontinuità nel modo di amministrare Banca Cambiano, a partire dalle persone.
Da qui le dimissioni a raffica e, come detto, una vera e propria rivoluzione: che va, andrà, a incidere profondamente in oltre 25 anni di governo dell’istituto di credito.
Che, per quanto riguarda il nostro territorio (e aree immediatamente limitrofe) conta sportelli e Atm a San Quirico in Collina, Montespertoli, Greve in Chianti, Fiano, Marcialla, Sambuca, Barberino Val d’Elsa.
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