spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
domenica 14 Dicembre 2025
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Martina Bocci, laureanda in Medicina con specializzazione in… Karate!

    Il 14 novembre Tavarnuzze celebra questa ragazza, che si è laureata campionessa mondiale a squadre

    TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – Sabato 14 novembre, nei locali del "Birillo" a Tavarnuzze, verrà degnamente celebrata: perché non capita certo tutti i giorni di avere una tavarnuzzina… campionessa mondiale.

     

    Alle 10.30 presso il primo piano dsi terrà la cerimonia di premiazione al merito sportivo dell’atleta Martina Bocci e della scuola di Karate Shotoisshinkai. La premiazione nasce dalla volontà di incentivare l’attività degli atleti che, nel corso dell’anno, hanno conseguito risultati sportivi di prestigio internazionale.

     

    Dopo la  cerimonia di premiazione effettuata dal sindaco Alessio Calamandrei verrà offerto un buffet, in onore dell’atleta, da parte di Mash-up, Pro Loco e CCN Tavarnuzze.

     

    Martina nasce come karateka a Tavarnuzze, inizia la sua pratica all'età di 5 anni. Già  dai primi anni, dice che l'ha seguita, fa intuire il suo potenziale d'atleta: diligente, versatile e dotata di grande grinta.

     

    Il Kumite (combattimento)  è la sua specialità. Vince innumerevoli gare tra cui un mondiale per club all'età di 17 anni e numerosi campionati italiani.

     

    Nel circuito della nazionale italiana c'è da diversi anni, ma solo l'anno scorso è stata convocata per il primo campionato europeo a Zurigo. Un buon inizio, visto che quest'anno ha vinto il suo mondiale a squadre e ha collezionato altre due medaglie di bronzo in due distinte specialità del kumite.

     

    Il Gazzettino del Chianti… l'ha incontrata.

     

    Martina, titolo mondiale… roba da far girare la testa: raccontaci un po' come è andata in Slovenia.

    "Devo ammettere che un po la testa è girata… . Gli abbracci e le lacrime delle mie compagne e del coach sono emozioni che non dimenticherò. Sono grata di aver avuto l'opportunità di provarle. E spero sicuramente di provarle nuovamente in futuro! È stata una lunga trasferta, abbiamo avuto tre giorni di eliminatorie e le finali la domenica. Posso ammettere che nel complesso sia andata bene, sono tornata a casa con due bronzi nelle competizioni individuali (kumite, ovvero combattimento, e ko-go kumite, un tipo di combattimento decisamente più statico e con regole più rigide) ed un oro nella gara a squadre. Sono abbastanza soddisfatta, ma sicuramente si può sempre migliorare!".

     

    Come nasce la tua passione per il karate? Come ti sei avvicinata a questa disciplina?

    "Non ricordo molto bene questo particolare. Avevo 4 anni e mezzo quando ho iniziato, quasi 20 anni fa ormai! I miei genitori mi hanno sempre detto che mi sono avvicinata dicendogli che volevo fare Karate. Probabilmente avrò visto una locandina o qualche film alla TV! Ciò di cui sono sicura è che da quel momento non ho mai smesso".

     

    A dispetto delle apparenze può essere una disciplina anche… femminile?

    "Decisamente sì! Non è sempre stato così ed a tutte noi è capitato di dover dimostrare che ci meritiamo di stare dove siamo, e per questo sicuramente ci vuole carattere e tenacia. Ma al di là di questo, ciò che spesso sfugge è che per ognuno di noi, per ogni praticamente intendo, non è solo una questione fisica. O almeno non dovrebbe esserlo. Ci sono degli aspetti del carattere, come il rispetto, la correttezza o la capacità di credere nei propri mezzi, che vengono insegnati con la pratica di questa arte marziale e che possono e dovrebbero essere caratteristiche condivise da entrambi i sessi".

     

    Parlaci un po' di te: cosa fai nella vita? Quale il tuo legame di Tavarnuzze?

    "Nella mia vita sicuramente molto tempo è dedicato allo sport. Oltre a questo, sono anche una studentessa di Medicina, finalmente iscritta da questo ottobre al sesto anno, l'ultimo, e nel giro di un anno spero di arrivare alla tanto agognata laurea! Tavarnuzze vuol dire sicuramente casa. Purtroppo per i mille impegni, non riesco a passarci molto tempo, ma sicuramente è casa mia e la vivo in questo modo".

     

    Dovessi "disegnare" il tuo futuro, personale e professionale, come lo vedi?

    "Domanda difficile. Purtroppo avere 24 anni nel 2015 e studiare Medicina, con la prospettiva di dover affrontare un test nazione per l'ingresso alle specialistiche, non sono cose che danno grandi certezze. Per adesso cerco di affrontare una cosa alla volta e di arrivare ad un traguardo alla volta. Ci sono dei punti fissi che so che non cambieranno, il lavoro che farò e lo sport, ma il resto lo affronterò quando si presenterà".
       

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...