PONTEROTTO (SAN CASCIANO) – C’è, o meglio, c’era fino a luglio 2019 un breve tratto del torrente Pesa, tra la località Ponterotto e Cerbaia, particolarmente affascinante per le forme che vi aveva scolptio la natura.
Qui l’acqua scorreva entrando in una specie di "canyon" formato da ciottoli, piccoli sassi e delle faglie, in alcuni punti anche molto profonde, formatesi nell’arco di chissà quanti anni.
Nel mese di luglio 2019 costatammo che queste formazioni si stavano spaccando, depositandosi sul letto del torrente.
"Vengo speso qui a pescare – ci confermò un pescatore che trovammo sul posto – e parte del distaccamento di queste pareti è avvenuto in una sola notte. Ne sono sicuro perché il giorno prima mi trovavo a pescare e non notai nulla di particolare".
"Tornando il giorno dopo e trovando la strana situazione – ci raccontò – mi venne da pensare addirittura che potesse esserci stata una scossa di terremoto, poi pensai che il tutto poteva essere avvenuto a causa del grande caldo e della siccità. Sta di fatto che questo particolare tratto tra poco sparirà e rimarrà solo un ricordo da raccontare ai miei figli".
Da luglio 2019 abbiamo monitorato fino ai giorni nostri: dopo la piena dei giorni scorsi gran parte delle formazioni, dei "canyon", non c’erano più.
Abbiamo anche potuto osservare quanta plastica ci sia nella Pesa, in particolare bottiglie che dopo il ritiro dell’acqua rimangono tra i detriti dei rami e ai margini delle sponde.
Tornando a documentare il giorno dopo la piena, ci siamo portati anche una grossa busta per raccogliere quello che riuscivamo a recuperare in quel tratto, per poi differenziarlo.
Certi che altrettante bottiglie rimarranno lungo il percorso del torrente fino alla prossima piena, per poi parte arrivare in mare.
E chissà se negli anni (e in quanti anni) torneranno a formarsi di nuovo i canyon in quel particolare tratto… .
di ANTONIO TADDEI
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