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venerdì 19 Aprile 2024
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    Verranno chiuse, fra le altre, via 4 Novembre, via Roma, piazza Cavour…

    Una Ztl notturna, in funzione dalle 22 alle 6 del mattino, che chiuderà il centro di San Casciano e darà un po' di respiro ai residenti della zona (via 4 Novembre, via del Cassero, piazza Cavour, via Roma, via della Volta, via Morrocchesi, via Lucardesi). La porta telematica, già piazzata all'inizio di via 4 Novembre, verrà attivata a breve, una volta installato il semaforo di supporto.
     

    È questo l'esito dell'incontro, organizzato dal consigliere comunale Davide Borghi, avvenuto nella serata di venerdì 11 gennaio nella sala del consiglio comunale. Al quale hanno preso parte un gruppo di abitanti della parte in questione del paese e gli assessori alla mobilità e trasporti Renzo Masi e ai lavori pubblici Roberto Ciappi.
     

    Traffico continuo, la conseguente confusione, lo smog, assenza di parcheggio e di zone di sosta (“Non possiamo neanche scaricare la spesa”), rischio continuo per i pedoni: "Quando ci si affaccia alla porta di casa bisogna stare attenti che una macchina non ci porti via”, dice un signore.

     

    Sono queste le problematiche derivanti dal libero accesso alla zona con i mezzi di trasporto, messe in evidenza dai cittadini. Che chiedevano all'amministrazione comunale una presa di posizione più consistente di un divieto di accesso notturno: “In questo modo a noi non ci cambia niente – dice Chiara, che al pari di altri avrebbe voluto probabilmente il provvedimento ampliato a tutto il giorno, come accade per piazza Pierozzi e via Machiavelli – tanto vale lasciare tutto com'è”.

    “Dobbiamo procedere a piccoli passi – risponde Roberto Ciappi – in modo tale da far abituare i cittadini a non passare con la macchina per il centro di San Casciano, è solo una questione di abitudine. Adesso facciamo la ztl notturna”.

     

    “Poi – continua – potremo valutare i passi successivi. Di una cosa sono sicuro: chiudere tutto di punto in bianco non è una soluzione, basti vedere quello che è successo negli anni passati”.
     

    In effetti, l'idea di una forte regolamentazione per l'accesso nel centro del paese parte da lontano, addirittura da agosto 2002, quando l'allora giunta di Pietro Roselli emise un'ordinanza che di fatto vietava il transito all'interno della zona in questione. In seguito alle forti proteste dei commercianti, il provvedimento venne ritirato dopo non più di dieci giorni.
     

    “Uno dei problemi che ci rende abbastanza difficile regolamentare in maniera forte la circolazione in questa zona è che all'interno di questa ci sono una serie servizi essenziali dove molta popolazione accede quotidianamente come l'Asl, gli uffici comunali, la chiesa, circoli, carabinieri – spiega Renzo Masi – Bloccare questo movimento in modo totale è impossibile, a mio avviso si creerebbero minori vantaggi a fronte di maggiori disagi”.
     

    La soluzione della chiusura notturna va quindi ad inserirsi in un'ottica di bilanciamento dei vari interessi dei diversi portatori di interesse: residenti, commercianti, utenti dei servizi. “Cerchiamo una soluzione equa – conclude Masi – nessuno può essere soddisfatto al 100%”.

    di Andrea Alfani

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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