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giovedì 28 Marzo 2024
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    Durissima replica del segretario del Pd grevigiano all’intervista-choc di Bencistà

    GREVE IN CHIANTI – Iniziano ad arrivare, e sono durissime, le repliche alle parole del sindaco uscente di Greve in Chianti Alberto Bencistà, che in un'intervista esclusiva rilasciata lunedì 5 maggio al Gazzettino del Chianti ha sparato a zero sul candidato sindaco, Paolo Sottani, sul segretario del Pd grevigiano, Paolo Saturnini (clicca qui per leggere l'intervista).

     

    Ma non solo: ha anche annunciato, pubblicamente, che non voterà Pd (il suo partito) ma che sta decidenso se votare il candidato di Centrosinistra per Greve, Giulio Pecorini, o quello del MoVimento 5 Stelle, Claudio Gurrieri.

     

    La prima replica, al vetriolo, è quella del segretario del Pd grevigiano (sindaco di Greve in Chianti dal 1995 al 2004), Paolo Saturnini: "Un sindaco, uscente, che si rispetti – dice – quando arriva alla conclusione del proprio mandato, dovrebbe, come minimo,  ringraziare il partito che gli ha permesso di fare questa straordinaria esperienza  politica ed umana. Perché fare il sindaco è certamente un servizio, talvolta anche faticoso, che si rende alla cittadinanza, ma è soprattutto un onore, un grandissimo  onore; e quando si ricevono onori, di solito, si ringrazia".

     

    "Un sindaco che si rispetti – dice durissimo Saturnini – non infama il proprio partito. Un sindaco che si rispetti non rinnega il proprio partito. Un sindaco che si rispetti, quando arriva alla conclusione del proprio mandato, non interferisce  sulla campagna elettorale, non attacca il suo successore, soprattutto se  colui che gli succederà fa parte del suo stesso partito".

     

    "Un sindaco che si rispetti – prosegue Saturnini – non taglia i ponti con il proprio partito e non strizza l’occhio alle forze avverse al proprio partito. Un sindaco che si rispetti non delegittima il candidato sindaco del proprio partito e non sminuisce  la lista dei candidati del proprio partito. Un sindaco che si rispetti non si iscrive al club del “muoia Sansone con tutti i Filistei” se il partito che a suo tempo lo ha eletto ha deciso di non riconfermarlo".

     

    E' un fiume in piena Saturnini: "Un sindaco che si rispetti dovrebbe avere l’umiltà di fare un bilancio, anche autocritico, del lavoro che ha fatto e non chiamare in causa, per mascherare le proprie debolezze ed i propri errori, i sindaci che lo hanno preceduto. Un sindaco che si rispetti dovrebbe comportarsi come un padre nobile e guardare con sufficiente distacco alla campagna elettorale, perché quella è una competizione che non lo riguarda".

     

    "Un sindaco che si rispeti – conclude il segretario del Pd grevigiano – quando arriva alla conclusione del proprio mandato, dovrebbe uscire dal Comune in punta di piedi e non promettere sfracelli se non toccherà a lui guidare la prossima amministrazione comunale. Perché  a questo mondo, non solo in Comune, tutti sono utili, ma nessuno è indispensabile".

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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