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giovedì 25 Aprile 2024
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    Il partito azzurro: “Su 39 “sporti” in piazza ormai 13 sono chiusi. Zero-politiche del Comune”

    MERCATALE (SAN CASCIANO) – "La crisi di Mercatale più che economica è esistenziale, ovvero si basa su queste semplici domande: a che cosa serve Mercatale oggi? E’ solo un dormitorio?".

     

    E' una durissima riflessione (e un atto d'accusa verso le amministrazioni comunali), quello che Forza Italia, insieme alla sua candidata sindaco Maria Teresa Lumachi, fa sullo stato attuale della frazione.

     

    "Mercatale – è la riflessione del partito azzurro – è nata nel luogo in cui i contadini tra Paolini, Luiano e Campoli potevano comprare le scarpe, le stoffe, il sale ed il pepe sui banchi di venditori ambulanti. Insomma, Mercatale è nata nel luogo di un mercato settimanale o mensile, in funzione di un'agricoltura via via mezzadrile, che oggi non c'è più".

     

    "La crisi di Mercatale – prosegue – si legge ad occhio nudo laddove il paese è nato: nella piazza del “mercato”, in Piazza Vittorio Veneto. Negli edifici che nel corso dei secoli sono stati costruiti attorno a questa piazza, ci sono 39 sporti, ovvero 39 portoni per fondi, che volta a volta sono stati occupati da artigiani o da commercianti".

     

    "Se si spinge la memoria anche all'immediato dopoguerra – ricordano – questi sporti appaiono in grandissima parte vivi, aperti, nel senso che c'è chi ci lavora, vendendo o costruendo qualcosa. C'è la ferramenta “Castrucci”, c'è l'alimentari con trattoria “Berni”, c'è il bar “Gallina”, c'è il falegname “Sani”, c'è il meccanico “Sardelli”, c'è la filiale della Cassa di Risparmio".

     

    Si continua: "Piazza Vittorio Veneto è il salotto di Mercatale. Piazza Vittorio Veneto è il cuore di Mercatale. Passate oggi da Piazza Vittorio Veneto in una qualsiasi ora del pomeriggio e vedrete un salotto quasi deserto, come se quel cuore non ricevesse più che poco sangue dalle sue membra e che, quindi, non potesse che ripompare poco sangue ad esse. Dei 39 sporti presenti nella piazza ben 13 sono chiusi, desolatamente chiusi e rappresentano un terzo dell'intero patrimonio di essa".

     

    "I negozi chiudono – dicono da Forza Italia – perché non ci sono più cittadini nella piazza o non ci sono più cittadini in essa poiché i negozi in Mercatale stanno scomparendo, visto che a “I Gigli” puoi trovare di tutto e di più? Non c'è una sola risposta, i due fenomeni, infatti, si alimentano a vicenda e s'intersecano, si sommano con altri fenomeni ancora. Quel che è chiaro è che Mercatale si è infilato in una spirale depressiva".

     

    "Il dato certo – analizzano – è che Mercatale oggi non ha un suo vero ruolo, una sua vera funzione da svolgere nell'ambito del territorio del Chianti fiorentino, se si eccettua quella di dormitorio. L'agricoltura c'è ancora e resiste alla crisi dell'olio, ma non è più l'agricoltura che impiegava il 40% della manodopera locale. Oggi, con il proliferare dei contratti d'affitto, si raggiunge a malapena il 7-8% della manodopera locale e ciò non basta da solo per mantenere vivo il tessuto economico-sociale di Mercatale".

     

    "La responsabilità è di tutti – rilanciano – mercatalini/artigiani, mercatalini/commercianti, mercatalini/professionisti, mercatalini/benpensanti. Ma la responsabilità è anche dell'amministrazione comunale, che non ha avuto nessuna linea politica per Mercatale, che non ha indicato con gli strumenti a sua disposizione la strada su cui avrebbe incoraggiato, aiutato, chi avesse voluto intraprendere una nuova iniziativa, una nuova attività".

     

    "Mercatale – ricordano – ha dato alle amministrazioni comunali di San Casciano molti voti e molti sindaci ed in cambio ha ricevuto poche idee e pochi fatti".

     

    "Le nostre proposte per Mercatale? Tutto il nostro programma – dicono – naturalmente, riguarda anche gli abitanti di Mercatale, specialmente la revisione dei centri di costo del Comune per individuare i risparmi possibili per la riduzione delle tasse locali, ad oggi fra le più altre dei dintorni e che ammontano ad una media di 822,84 euro ad abitante (nel 2009 erano 335,76)".

     

    "In particolar modo, però – spiegano – per Mercatale vogliamo una reale manutenzione dei luoghi e degli impianti pubblici; la realizzazione del raccordo stradale fra via Crespello e via Frank; l'incentivazione delle peculiarità socio-culturali di Mercatale tramite iniziative culturali tese al-la rivitalizzazione e valorizzazione delle caratteristiche locali".

     

    E, infine, il "decentramento dell’accesso agli uffici comunali mediante la realizzazione, con presenze plurisettimanali, di uno sportello unico per il cittadino. E l'avvio delle procedure per il cambio della denominazione in Mercatale in Chianti e realizzazione di un punto d’informazione e/o di cartellonistica turistica al casello dell’A1, per incentivare i turisti ad attraversare la strada del Chianti attraverso il territorio di San Casciano e Mercatale".

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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