BAGNO A RIPOLI – Si allarga e si struttura l’opposizione dei cittadini al passaggio, nel sistema di tariffazione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, alla Taric, la tariffa puntuale.
Giovedì 11 dicembre, in uno spazio messo a disposizione da una azienda a Scandicci, è stato costituita formalmente l'”Unione cittadini Notaric”, che vede la partecipazione di diversi delegati dei vari comitati e gruppi “No Taric” dei comuni di Bagno a Ripoli, Signa, Lastra a Signa, Carmignano, Campi Bisenzio, Figline Valdarno.
“Una sinergia – dicono dal neonato gruppo sovracomunale – che speriamo di poter allargare a tutti i comuni interessati sotto la gestione di Alia di Toscana centro, al fine di condividere progetti ed attività”.
“Tutti uniti da un comune denominatore – puntualizzano – no alla Taric per come è strutturata, in quanto non pertinente con la realtà di una tariffa davvero corrispettiva, e per le criticità che ha già manifestato nei comuni in vigore”.
“Il neonato organismo – viene aggiunto – si è già da subito dato una struttura interna di coordinamento ponendosi subito alcuni e precisi obiettivi, tracciando una roadmap e scadenze operative. Tra i primi step in programma l’allargamento ed inclusione di altri comitati simili sul territorio, ad oggi non ancora affacciatisi nell’interazione che tra noi è già in atto da alcuni mesi”.
“Questo passaggio – ricordano – importante ed essenziale, era ed è uno dei fini previsti nello Statuto del “No Taric” comitato di Campi Bisenzio in quanto, fin da subito, ha intuito che per affrontare in modo intelligente e concreto un problema così complesso e complicato, come quello che stiamo vivendo in tanti cittadini serviti da Alia, fosse necessario un lavoro in sinergia con chi, come noi, vive le stesse dinamiche in altri comuni limitrofi”.
“Siamo sempre più convinti – puntualizzano – che partendo da un profondo e minuzioso studio delle origini di certe problematiche e dinamicità, si debba passare attraverso le singole e diverse esperienze sui territori, per poi arrivare a capire nei confronti di quali soggetti porre in essere azioni precise e mirate”.
“Nella nostra quotidiana attività – concludono – siamo fermi sull’importanza di due cardini: conoscenza approfondita delle origini e responsabilità e unione di intenti; perché l’unione fa la forza! E da qui il nome voluto per questo nuovo soggetto di coordinamento”.
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