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giovedì 20 Novembre 2025
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    Minacce al pronto soccorso dell’ospedale di Ponte a Niccheri e droga in casa: due arresti e una denuncia

    68enne minaccia di morte i sanitari, arrivano i carabinieri. Che vanno a casa dell'uomo (a Tavarnuzze) dove trovano due persone (che spintonano i militari), droga, materiale per il confezionamento

    BAGNO A RIPOLI – Nella mattinata di domenica 16 novembre, i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Firenze sono intervenuti presso il pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Annunziata, a Ponte a Niccheri, in seguito della segnalazione di un uomo che avrebbe rivolto minacce di morte al personale sanitario presente.

    I militari hanno identificato l’uomo, un sessantottenne originario del Marocco già noto alle forze dell’ordine, il quale – secondo quanto riferito dai sanitari – avrebbe proferito frasi minacciose e dal contenuto allarmante prima dell’arrivo della pattuglia.

    Sulla base degli elementi raccolti, i carabinieri si sono diretti presso l’abitazione dell’uomo, a Tavarnuzze, per eseguire una perquisizione volta alla ricerca di eventuali armi o materiali pericolosi.

    All’interno dell’immobile i militari hanno trovato due persone (un trentenne algerino e un diciannovenne nativo di Firenze) che, alla vista dei militari, hanno assunto un atteggiamento ostile, giungendo a spintonare gli operatori e ostacolando l’attività di perquisizione.

    Una volta riportata la situazione sotto controllo, i carabinieri hanno rinvenuto un panetto di hashish, diverse dosi della stessa sostanza, materiale per il confezionamento e alcuni farmaci soggetti a prescrizione.

    Portati in caserma per ulteriori accertamenti, i due uomini sono stati trovati in possesso anche di un coltellino multiuso, denaro in contanti e uno spray urticante, mentre sull’altro è stato rinvenuto un ulteriore frammento di hashish.

    Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro.

    Al termine delle attività, l’uomo identificato al pronto soccorso è stato denunciato per minaccia aggravata, mentre gli altri due – l’algerino e il fiorentino – sono stati arrestati.

    E messi a disposizione dell’autorità giudiziaria per i reati ipotizzati, tra cui resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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