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martedì 7 Ottobre 2025
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    Il nipote sulle tracce dello zio-eroe neozelandese, che 81 anni fa perse la vita per liberare le terre del Chianti

    Insieme a Brian Ansley Newport, sulle tracce dello zio Basil, che fu ucciso all'età di 24 anni dai tedeschi nei pressi di San Martino a Cozzi

    BARBERINO TAVARNELLE – “Io e la mia famiglia siamo emozionati per il fatto che dopo 81 anni gli sforzi, il sacrificio compiuti da nostro zio Basil, morto in queste campagne per la libertà degli italiani, assassinato dai tedeschi il 22 luglio 1944, il giorno prima della Liberazione dall’oppressione nazifascista di Tavarnelle, siano ancora ricordati con tanto affetto e costanza dalla comunità di Barberino Tavarnelle”.

    Così, mentre si guarda attorno e osserva visibilmente commosso il complesso rurale di San Martino a Cozzi, luogo in cui in cui è avvenuto il tragico fatto, Brian Ansley Newport, 66 anni, originario di Motueka, regione del sud della Nuova Zelanda, commenta il momento speciale che attendeva da anni.

    Tappa culminante del viaggio intrapreso sulle tracce dello zio Basil Ansley Newport, deceduto nell’estate del ’44 durante gli scontri contro i tedeschi che insanguinavano anche la campagna chiantigiana.

    Dalla Nuova Zelanda, appena giunto per la prima volta in Italia, Brian è stato ricevuto in Comune dal sindaco di Barberino Tavarnelle David Baroncelli, che lo ha condotto personalmente nei pressi di un borgo costituito da vecchi casolari dismessi, non più abitati, situato tra San Donato in Poggio e la località Morrocco. In cui, secondo le testimonianze dell’epoca, si è consumata l’uccisione.

    L’emozione ha lasciato il neozelandese, arrivato a Tavarnelle al fianco della moglie Johanna, senza parole.

    Brian, che fin da ragazzo nutriva il desiderio di sapere come e dove fosse avvenuto il drammatico epilogo dello zio, fratello gemello del padre, fucilato dai nazisti all’età di 24 anni, aveva da tempo avviato un percorso teso alla ricostruzione della vicenda attraverso la raccolta di dati, immagini tratte dall’albo di famiglia, informazioni, documenti e articoli di stampa che approfondivano il tema della Liberazione in Toscana.

    E una molla più delle altre aveva fatto scattare in lui la volontà di sfidare le lunghe distanze, e recarsi in Italia in cerca di notizie sul trentaduesimo Battaglione neozelandese di cui faceva parte lo zio: un post pubblicato dal primo cittadino sul suo profilo Facebook che invitava la cittadinanza a commemorare i fatti di Pratale con una passeggiata della memoria, organizzata dall’amministrazione comunale nell’ambito delle iniziative e delle attività finalizzate alla divulgazione e alla conoscenza dell’efferata strage del 23 luglio 1944, a causa della quale caddero dodici contadini sfollati nella campagna tavarnellina.

    Un omaggio alla memoria dei soldati-eroi di famiglia, lo zio e il padre che, impegnato a combattere nel centro Italia, era riuscito a salvarsi e a tornare nel proprio Paese di origine, e di tutti i soldati neozelandesi, partiti dall’altro capo del mondo per lottare contro il regime nazifascista e assicurare democrazia e uguaglianza di diritti alle terre martoriate dalla barbarie del secondo conflitto mondiale.

    Il sindaco Baroncelli ha rimarcato che “la Storia con la S maiuscola ha intrecciato il destino del Chianti in maniera permanente con quello della Nuova Zelanda, un’amicizia, una relazione di rispetto, democrazia, dignità che viene da lontano, dalla seconda guerra mondiale quando l’atto eroico delle truppe neozelandesi liberò il Chianti dall’oppressione nazifascista”.

    L’incontro con Brian, al quale l’amministrazione comunale rivolge un profondo sentimento di gratitudine, è l’occasione per tenere vivo il ricordo dello zio e del legame, mai interrotto, con il territorio.

    “Siamo colpiti dal calore delle persone e apprezziamo il mondo in cui il sindaco e la giunta comunale ci hanno accolti – ha aggiunto Brian Newport – non posso che esprimere, a nome di tutta la mia famiglia che ha sofferto molto a causa della perdita dello zio, un grazie di cuore all’intera comunità di Barberino Tavarnelle”.

    A San Martino a Cozzi

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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