SAMBUCA (BARBERINO TAVARNELLE) – Sono occhi luminosi e attenti a parlarci del presente e futuro della Sambuca. Sono gli occhi e la voce di chi ha visto crescere e mutare tale comunità nel tempo.
Ne abbiamo parlato con Paolo Beni, presidente della Pro loco di Sambuca e Laura Frosali, proprietaria del bar “Il Chiostro”.
Persone che vivono quotidianamente il paese, che ne osservano direttamente i cambiamenti e gli sviluppi.
Entrambi hanno messo in evidenza le trasformazioni . In particolare riguardo alle diverse visioni di interazione tra le generazioni più giovani.
“Ad esempio, in passato – ci racconta Laura – il bar era esclusivamente un punto di ritrovo tra le persone del posto. Oggi lavoriamo con un pubblico più diversificato, lavoratori e persone di passaggio. Grazie, in particolare, alla zona industriale”.
Ma ciò che più emerge e che rimane immutabile, nonostante lo scorrere del tempo e il rinnovarsi delle varie generazioni, è il valore delle tradizioni. Perché le tradizioni a Sambuca significano inclusione, radici e identità.
Le tradizioni, infatti, annullano le distanze, e riescono a far dialogare le varie realtà del paese.
“Sono numerose le iniziative che portiamo avanti – ci spiega Paolo Beni – dal trekking, alla giornata ecologica, dai tornei di briscola, alle cene a tema, ad esempio il classico pranzo degli anziani”.
“Questo ci permette di arricchire il valore del paese – prosegue – e di renderlo vivo”.
Ciò che oggi è un vero punto di forza è indubbiamente la collaborazione e cooperazione tra le diverse associazioni di Sambuca. In particolare tra la Pro Loco , l’associazione sportiva Sambuca Casini e la squadra Valpesana dei cinghialai.
L’unione delle forze permette ancora di più la realizzazione di feste, come la Sagra dell’Ortica e la Sagra della Frittella Fior di Cascia. Divenute ormai appuntamento imperdibile non solo per la comunità di Sambuca, ma anche per quelle vicine.
“A proposito della Sagra dell’Ortica – ammette Paolo Beni – ciò che nel tempo è andato perduto sono i giochi rionali”.
E chissà se in un futuro prossimo si potranno ri-organizzare… .
Grande importanza assumono anche gli elementi che da sempre rendono peculiare il borgo: “Il ponte romano è sicuramente un altro punto di forza” dice il presidente della Pro Loco.
“Un paese tenuto bene – continua Laura – sia da un punto di vista estetico che pratico. I giardini e il percorso sulla Pesa permettono di cogliere il borgo anche nel suo aspetto più naturalistico ed autentico”.
Sia Laura che Paolo sono convinti del fatto che la Sambuca mantenga la propria solida identità, senza mimetizzarsi o confondersi con altre comunità vicine, grazie alla forte aggregazione ed unione tra giovani e persone di età più avanzata.
Ed è questo l’augurio che proviene dai loro cuori: la speranza che i giovani continuino le tradizioni tramandate negli anni e che non fuggano mai dalle proprie origini.

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