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martedì 16 Dicembre 2025
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    Sposarsi con… il Punto Tavarnelle: il pizzo arrederà le sale del Comune per le nozze dei futuri sposi

    Ricamatrici all'opera nella realizzazione di tovaglie ricamate a mano che arricchiranno gli spazi pubblici, Palazzo Malaspina, sala consiliare e Cappella di San Michele Arcangelo

    BARBERINO TAVARNELLE – Il Punto Tavarnelle arrederà le sale dei matrimoni nelle sedi istituzionali.

    Il sindaco David Baroncelli ha affidato il primo incarico istituzionale alle ricamatrici di Barberino Tavarnelle, iscritte al corso di affinamento “Progetti speciali” nell’ambito della scuola gratuita “Impara l’arte col Punto Tavarnelle”, promossa dal Comune e dalla Pro Loco di Tavarnelle e gestita da Chiantiform.

    Le coppie che si sposeranno nelle sedi istituzionali del Comune, la sala consiliare, Palazzo Malaspina e la Cappella di San Michele Arcangelo a Semifonte, saranno accolte con meravigliose tovaglie ricamate a mano secondo le tecniche del merletto che ha vestito le dive di Hollywood negli anni Sessanta.

    Le ricamatrici sono all’opera negli spazi messi a disposizione dal Comune dove stanno prendendo vita alcuni capi di pregio che rievocano la tradizione artigianale tutta al femminile, nata ai primi del secolo scorso grazie ad una suora dell’asilo “Vincenzo Corti” di Tavarnelle che lo ha introdotto come materia scolastica e ne ha permesso la diffusione e l’affermazione a livello internazionale legata a metà del secolo scorso alla maison Ferragamo.

    “I capolavori del Punto Tavarnelle sono preziosi tasselli di memoria che qualificano il patrimonio identitario del nostro territorio, un bagaglio di saperi da tutelare e promuovere anche in chiave contemporanea” dichiara il sindaco Baroncelli.

    “Abbiamo pensato – aggiunge – che una delle strade da poter intraprendere per continuare ad estendere l’attività di conoscenza di questa antica abilità locale sia quella del turismo matrimoniale, fenomeno molto diffuso nel nostro territorio”.

    “Le coppie italiane e straniere che verranno a pronunciare il fatidico sì nelle sedi istituzionali per la celebrazione del rito civile – conclude il sindaco – porteranno con sé un pezzo della nostra storia, di quella cultura che trae forza dalle mani delle nostre nonne e adesso delle tante ricamatrici che si fanno testimoni e ambasciatrici del pizzo made in Barberino Tavarnelle”.

    Dello stesso pensiero l’assessore alle tradizioni popolari locali, Paolo Giuntini.

    “Condividere questo percorso con le nostre ricamatrici – aggiunge – è un’esperienza di incredibile valore sociale, oltre che funzionale alla trasmissione di competenze e tecniche artigianali in via di scomparsa”.

    “Vorrei elogiare lo spirito aperto e solidale con cui le nostre ricamatrici si approcciano al ciclo di corsi e attività formative che abbiamo attivato da qualche anno – tiene a dire in conclusione – Le corsiste accolgono stimoli e proposte dell’amministrazione comunale con grande entusiasmo ed è davvero bello vederle lavorare insieme, costruire legami, condividere rapporti di amicizia e coltivare passioni comuni legate all’arte dell’ago e del filo”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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