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domenica 15 Giugno 2025
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    Adottato nel 2018, ritrovato vagante nei giorni scorsi, aveva ancora il microchip del primo proprietario. L’appello

    La storia di questo Pointer di sette anni, del quale si cerca la famiglia che lo aveva preso in casa nel 2018 (nella speranza che le sia scappato e non lo abbia abbandonato...)

    ++ FAMIGLIA RITROVATA POCHI MINUTI DOPO LA PUBBLICAZIONE DELL’ARTICOLO ++

    IMPRUNETA – Era la fine del 2017 inizio 2018 quando la cagnolina di una famiglia imprunetina diede alla luce una cucciolata di Pointer. La famiglia della “mamma” ne tenne uno, mentre tutti gli altri vennero regalati.

    Tutti tranne uno, che rimase in questa famiglia, in attesa però di trovarne una tutta sua.

    “Quel cucciolotto – ci racconta la figlia dell’uomo che prese in casa il Pointer – lo prese il mio babbo. Con la consapevolezza però, avendo tanti altri cani, che non avremmo potuto tenerlo per sempre”.

    “Se lo intestò comunque regolarmente – prosegue il racconto – e quindi il microchip era a nome suo”.

    “Nel corso del 2018 – prosegue la storia – una mia amica mi disse che volevano portarlo a un loro conoscente, che aveva perso da poco il suo cane. Noi ben contenti glielo affidammo, ma ci venne subito restituito perché purtroppo questo ragazzo non se la sentì di tenerlo”.

    “Dopo qualche giorno – aggiunge – ancora questa mia amica, che aveva sparso la voce, ci contattò per dirci che c’era una famiglia, che allora viveva a San Casciano, che lo avrebbe preso volentieri. Glielo affidammo e stavolta andò tutto bene, il cucciolo aveva trovato la sua casa”.

    “Il nuovo proprietario – ricorda – mandò la fotocopia della sua carta di identità al mio babbo, che però si dimenticò di fare il passaggio di proprietà del cane”.

    Che nei giorni scorsi è stato trovato vagante, nelle nostre campagne, e portato in canile. Dove è stato letto il chip che lo ha riportato… ancora una volta alla famiglia imprunetina.

    “Non sappiamo se sia scappato – dice la figlia dell’uomo dal quale il Pointer è tornato… di nuovo – ed è comunque l’ipotesi che preferiamo rispetto, ovviamente, a un abbandono”.

    “Abbiamo già sentito il veterinario – premette – e faremo tutti gli esami e gli accertamenti. Se c’è subito da curarlo anche in qualche modo lo faremo senz’altro”.

    “Ma non abbiamo più nessun recapito né contatto con la famiglia che lo adottò – dice – e ci volevamo mettere in contatto con loro in qualche modo”.

    “Cerchiamo la sua famiglia – conclude – nella speranza che lo abbia perso e non abbandonato, per riconsegnarglielo. Nel caso invece sia stato abbandonato o non riuscissimo a ritrovarli, essendo un cane buonissimo, si potrebbe trovare anche un’altra famiglia che lo possa adottare”.

    Da qui l’appello sul Gazzettino del Chianti: nel caso lo riconosceste o sapeste chi sono i proprietari, contattate il giornale e vi metteremo in contatto con la famiglia che lo ha (di nuovo) preso “in affidamento”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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