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martedì 7 Ottobre 2025
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    Castelnuovo, il sindaco Nepi: “Parco eolico Crete Senesi e agrifotovoltaico a Sovicille, situazione inaccettabile”

    "L’attuale quadro normativo di fatto liberalizza questi interventi, relegando le amministrazioni locali al ruolo di semplici osservatori all’interno di processi spesso calati dall’alto"

    CASTELNUOVO BERARDENGA – La definisce “una questione di autonomia e tutela del territorio”.

    Il sindaco di Castelnuovo Berardenga Fabrizio Nepi affida ai suoi canali social una lunga riflessione sulla vicenda del parco eolico previsto nelle Crete Senesi, così come l’intervento di agrifotovoltaico ipotizzato nel comune di Sovicille”.

    Che “evidenzia – sono parole di Nepi – un problema non solo ambientale, ma anche profondamente politico e istituzionale: oggi i Comuni non hanno un reale potere decisionale sulla localizzazione degli impianti di produzione da fonti rinnovabili”.

    “L’attuale quadro normativo infatti – denuncia Nepi – di fatto liberalizza questi interventi, relegando le amministrazioni locali al ruolo di semplici osservatori all’interno di processi spesso calati dall’alto”.

    “Con l’approvazione della Legge 190 del 2024 (Testo unico sulle rinnovabili) – continua Nepi – questa situazione è addirittura peggiorata: la nuova normativa, pur promuovendo gli impianti da fonti rinnovabili, toglie potere ai Comuni, riducendo ulteriormente la possibilità di incidere su localizzazioni e caratteristiche degli impianti”.

    “Di fatto – argomenta – dietro il principio dalla prevalenza dell’interesse pubblico nella realizzazione di tali impianti, si afferma un principio molto prossimo alla liberalizzazione generalizzata che svuota le autonomie locali”.

    “Una situazione inaccettabile – denuncia il sindaco castelnovino – soprattutto per territori come il nostro, dove ogni collina e ogni curva del paesaggio raccontano una storia millenaria. La provincia di Siena è un patrimonio storico, agricolo, culturale e paesaggistico fragile, che ha costruito il proprio sviluppo – lento, equilibrato e sostenibile – su una gestione armonica e sapiente delle produzioni e dei luoghi, e sulla salvaguardia dei beni architettonici e della qualità ambientale”.

    “Interventi industriali invasivi – dice senza equivoci – come quelli previsti nelle Crete Senesi o a Sovicille, rischiano di compromettere irreparabilmente questi equilibri. È quindi necessario un cambio di rotta politico e normativo”.

    “Il Governo deve intervenire con urgenza – incalza Nepi – per restituire alle Regioni e ai Comuni la possibilità di decidere se e dove insediare questi impianti; valutare la vocazione agricola, paesaggistica e culturale dei territori, non solo la loro idoneità tecnica; distinguere tra aree realmente idonee perché paesaggisticamente meno rilevanti già compromesse e e territori simbolo dell’identità nazionale, come quelli senesi”.

    “Siamo convinti sostenitori della transizione ecologica – puntualizza – ma non a scapito del nostro paesaggio, della nostra economia locale e della nostra storia. Serve un modello che coniughi energia pulita e rispetto del territorio, non una nuova stagione di imposizioni centraliste”.

    “Non tutti sanno – conclude Nepi – che la provincia di Siena è già da anni carbon neutral, grazie a un equilibrio virtuoso tra sostenibilità ambientale e tutela del paesaggio e del patrimonio culturale. Se i territori sono riusciti a costruire questo modello, è giunto il momento che anche il Governo ne prenda atto e modifichi le norme, affinché siano le comunità locali – e non scelte imposte dall’alto – a stabilire se, quando e come accogliere nuovi impianti”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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