L’Italia, con la sua ricchezza storica, culturale e la sua forte vocazione turistica e commerciale, è un crocevia fondamentale nel panorama del trasporto aereo europeo e mondiale.
Gli aeroporti nazionali giocano un ruolo cruciale come vere e proprie porte d’accesso e snodi nevralgici, gestendo un flusso costante e crescente di milioni di passeggeri ogni anno.
Analizzando i dati di traffico passeggeri più recenti, emerge una chiara gerarchia degli scali più utilizzati, con alcune realtà che dominano incontrastate la scena.
I giganti del traffico aere: Roma e Milano al vertice
Al vertice della classifica per numero di passeggeri si confermano i grandi hub delle due principali metropoli italiane: Roma e Milano. Questi scali non sono solo i più trafficati, ma rappresentano anche i principali hub internazionali del Paese, gestendo la maggior parte dei voli intercontinentali e un’elevata percentuale del traffico sia nazionale che europeo.
L’Aeroporto di Roma-Fiumicino “Leonardo da Vinci” (FCO) si posiziona costantemente come il primo aeroporto in Italia per traffico passeggeri complessivo, avvicinandosi, e talvolta superando, i 50 milioni di transiti annui (dati 2024).
La sua posizione strategica nella capitale, cuore politico e storico, lo rende un punto di approdo imprescindibile per il turismo internazionale e per i viaggi d’affari istituzionali. La sua funzione di hub principale per la compagnia di bandiera e l’ampia connettività globale sono i fattori chiave del suo successo
. Inoltre, Fiumicino offre servizi di alto livello e vanta ampie aree parcheggio e diverse opzioni di trasporto pubblico rapido, come il treno Leonardo Express, che lo collegano efficacemente al centro città, garantendo una notevole comodità per i viaggiatori.
Subito dopo Fiumicino, il Sistema Aeroportuale di Milano, composto principalmente da Milano-Malpensa (MXP) e Milano-Linate (LIN), si afferma come il secondo polo per importanza. Milano-Malpensa è il più grande del Nord Italia e si distingue come il principale scalo per il traffico merci (cargo), oltre a gestire un volume elevatissimo di passeggeri, in particolare internazionali.
Sebbene sia più distante dal centro di Milano (circa 50 km), offre ottimi collegamenti ferroviari e autostradali. Milano-Linate, al contrario, è un aeroporto “city-airport”, situato a pochi chilometri dal centro cittadino. La sua vicinanza ne fa la scelta preferita per i voli nazionali e per il traffico business, dove il fattore comodità e rapidità di accesso alla città è cruciale, nonostante le sue dimensioni e il numero di passeggeri siano inferiori a Malpensa.
Poli in crescita: Bergamo, Napoli, Catania e Bologna
A completare la fascia alta della classifica, si collocano aeroporti che hanno registrato negli ultimi anni una crescita eccezionale, spesso grazie all’aumento del traffico low-cost e alla valorizzazione della loro posizione geografica.
L’Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio “Il Caravaggio” (BGY) è diventato un fenomeno di crescita, posizionandosi stabilmente al terzo posto nazionale per numero di passeggeri. Sebbene sia spesso percepito come il “terzo aeroporto di Milano” data la relativa vicinanza (circa 50 km) al capoluogo lombardo, la sua forza risiede nell’essere la base italiana di diverse compagnie aeree low-cost.
Questo lo rende estremamente popolare per i viaggi in Europa, offrendo tariffe competitive che attraggono un ampio bacino d’utenza. La sua gestione efficiente e la facilità di accesso stradale, con servizi di bus navetta frequenti per Milano e Bergamo, compensano l’assenza di una stazione ferroviaria interna, rendendolo comunque un’opzione comoda ed economica.
L’aeroporto di Bologna, invece, è strategicamente posizionato nel cuore dell’Emilia-Romagna, un’area ad alta densità industriale e turistica.
Il suo posizionamento sulla dorsale autostradale e ferroviaria italiana, unito a un efficiente collegamento people mover alla stazione centrale, lo rende una scelta estremamente comoda per chi viaggia per affari o turismo nel centro-nord con tante soluzioni anche per lasciare la macchina, vista la presenza di parcheggio vicino aeroporto Bologna, per chi vuole risparmiare; e possibilità di prenotare un servizio di parcheggio coperto aeroporto Bologna.
Gli aeroporti del sud
A sud aeroporti come Napoli-Capodichino (NAP), Catania-Fontanarossa (CTA) dimostrano il ruolo vitale che ricoprono nei rispettivi territori; sono fondamentali snodi per il Sud Italia e le Isole, con un traffico misto di passeggeri nazionali, internazionali e forte stagionalità turistica. La vicinanza di Capodichino al centro di Napoli e il ruolo di Catania come porta d’accesso alla Sicilia orientale ne amplificano l’importanza.
Fattori di successo: connettività, costo e servizi
Il successo di questi aeroporti non è un caso, ma il risultato di una combinazione di fattori che ne massimizzano l’attrattiva per le compagnie aeree e per i passeggeri.
- Posizione e comodità: la vicinanza alla città di riferimento (come Linate e Ciampino, il secondo scalo di Roma) o la facilità di accesso tramite infrastrutture di trasporto (come Fiumicino e Malpensa) sono elementi determinanti. Una riduzione dei tempi di trasferimento e della complessità logistica si traduce direttamente in una maggiore scelta da parte dei passeggeri.
- Modello operativo (low-cost): la presenza massiccia di compagnie low-cost (come a Bergamo e, in parte, a Ciampino) ha aperto il trasporto aereo a fasce di popolazione più ampie, incrementando esponenzialmente il volume complessivo di passeggeri, in particolare su tratte europee.
- Infrastrutture e servizi: la qualità e la quantità di servizi offerti, inclusa l’ampia disponibilità di parcheggi a lunga e breve sosta (fattore cruciale per chi raggiunge l’aeroporto in autonomia), unita a moderni terminal e a una connettività di alto livello (sia per voli che per le infrastrutture digitali), contribuiscono a migliorare l’esperienza del passeggero e a consolidare la reputazione degli scali come hub funzionali e accoglienti.
In conclusione, gli aeroporti italiani più trafficati sono specchio dell’economia e della geografia del Paese: i grandi hub di Roma e Milano servono come ponti globali, mentre gli scali regionali come Bergamo, Napoli, Catania e Bologna agiscono come motori di crescita, sfruttando la convenienza, l’efficienza e l’accesso diretto ai loro vibranti territori di riferimento.
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