FIRENZE-SIENA – Un pomeriggio ad alta tensione quello di oggi, venerdì 27 settembre, lungo la Firenze-Siena.
E ancora un volta (guarda caso) all'altezza del restringimento di carreggiata del cosiddetto "cantiere infinito", all'altezza delle Terme-Falciani.
Cantiere che è fermo da oltre un anno, che da comunicazioni Anas fra qualche giorno (a ottobre) dovrebbe ripartire, ma che in tutto il periodo di stallo ne ha viste succedere di ogni tipo.
DOPPIO "TAPPO" – Il momento in cui a ostruire questo tratto di Autopalio erano due mezzi pesanti
L'ultima in ordine cronologico nel primo pomeriggio di oggi: quando, stando alle riscostruzioni che abbiamo potuto verificare, un autoarticolato (quello con la motrice rossa) si è bloccato lungo la carreggiata in direzione Siena, intasando la strada proprio nel punto in cui va a restringersi per procedere poi su una singola corsia per il famigerato cantiere.
Un altro mezzo pesante ha provato a bypassarlo sulla destra, sul lato muro-parete rocciosa, rimanendo a sua volta incastrato e causando ulteriore "tappo".
Una volta disincagliato è però rimasto il problema iniziale, ovvero quello dell'autoarticolato bloccato in panne. Impossibile far defluire il traffico con quel tir in mezzo, tanto che alle sue spalle si è formata una lunghissima coda di mezzi incolonnati, con ripercussioni fino all'uscita A1 di Firenze Certosa.
E sulla via Cassia, utilizzata da moltissimi che non sono entrati in Autopalio per non rimabere imbottigliati.
I tentativi di "bypassare" il mezzo fermo
C'è voluto l'intervento, oltre a pattuglie della Polstrada di Firenze e Montepulciano, anche di un apposito carro attrezzi che, fatto arrivare sul posto, ha agganciato il tir per trascinarlo via a permettere la riapertura delle strada.
Le ore che sono state necessarie per arrivare alla risoluzione hanno certificato, una volta di più, quanto questo cantiere fermo da tempi lunghissimi in uno dei luoghi a maggior tasso di passaggio di tutta la Firenze-Siena, stia creando danno a chi vive, lavora o visita tutta l'area chiantigiana e della Val d'Elsa.
di Matteo Pucci
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