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lunedì 25 Agosto 2025
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    Escursioni in montagna: ecco le regole da seguire. I consigli della Asl Toscana Sud Est

    Luca Pancioni (responsabile aziendale Maxi Emergenze): "Conoscere i propri limiti è fondamentale. Utile scaricare una app per aiutare i soccorsi"

    SIENA – Abbigliamento adeguato e scarpe adatte al trekking, una app specifica da scaricare sullo smartphone (112 where ARE U) e anche uno zaino con acqua e cibo. Sono queste alcune delle regole da seguire per chi decide di trascorrere i giorni del Ferragosto in montagna e in collina e cimentarsi in qualche escursione.

    “Il trekking, o anche solo le passeggiate in montagna, non sono cose semplici e prive di pericoli – spiega Luca Pancioni, Disaster Manager e Coordinatore del Gruppo Maxi Emergenze Asl Toscana Sud Est – Spesso ci troviamo a prestare soccorso a persone che si sono avventurate lungo percorsi di montagna con calzature non adeguate e soprattutto senza considerare le proprie capacità di resistenza”.

    Anche nelle ultime due settimane di agosto (e non solo) sono molte le persone che si recheranno nelle zone montane, sull’appennino pistoiese, in Casentino o nei boschi delle aree collinari del territorio. Da qui l’appello e i consigli del Gruppo Maxi Emergenze della Asl Toscana Sud Est.

    Su un tema, quello della sicurezza del trekking o dell’andare nei boschi, sul quale c’è sempre da fare attenzione, vista la leggerezza con cui spesso vi si approccia. Che si trasforma poi in problemi e rischi per gli escursionisti e carico di lavoro per i soccorritori.

    “La prima cosa che mi sento di consigliare è un abbigliamento adeguato ad affrontare temporali improvvisi e cali di temperatura – prosegue Luca Pancioni – scarpe adatte al trekking, come scarponi da montagna o scarpe specifiche”.

    “In montagna – aggiunge – è frequente assistere a temporali improvvisi e cali di temperatura, pertanto bisogna essere preparati. Altro consiglio è di pianificare il percorso prima di partire scegliendo quello più adeguato alla propria esperienza e alle proprie capacità fisiche, facendosi accompagnare da qualcuno che conosce la zona e portare con se una carta dettagliata dei sentieri”.

    “Inoltre sarebbe utile scaricare la App del 112 – continua il dottor Pancioni – attraverso la quale chiamare i soccorsi in caso di necessità. La App, infatti, ci permette di localizzare il luogo dal quale arriva la richiesta di soccorso inviando mezzi e personale nel punto indicato”.

    “La App – ricorda – è un supporto per i soccorritori che si completa con le informazioni telefoniche che vengono date agli operatori, una app che sarebbe utile avere sempre sul proprio telefono e non solo nelle escursioni”.

    “Quando si chiamano i soccorsi – aggiunge Pancioni – è utile fornire informazioni sul percorso/sentiero che si sta seguendo, la durata di percorrenza prevista e l’orario in cui si è partiti. Questo ci serve per indirizzare i soccorsi. Inoltre è bene avere sempre una scorta di acqua, qualcosa da mangiare e qualcosa con cui coprirsi, una batteria di scorta per il telefono e una torcia”.

    Ma quali sono le regole da seguire in caso di temporale improvviso?

    “Mai stare in piedi in un prato per evitare di essere colpiti da un fulmine – continua il Disaster Manager della Asl Toscana SE – Meglio ripararsi in un anfratto, in zone protette da rocce senza sostare all’ingresso per evitare di creare un arco elettrico, concavità del terreno e sedersi sullo zaino che funge da isolante”.

    “Se non è possibile – sottolinea – meglio sdraiarsi a terra: durante un temporale, infatti, la persona deve evitare di essere il punto più alto. Se si è in gruppo meglio distanziarsi pur rimanendo a portata di vista”.

    “Importante è conoscere i propri limiti prima di cimentarsi in percorsi montani – conclude Pancioni – ma, soprattutto, se abbiamo un problema chiamare subito e non spostarsi a meno che la Sala Operativa dia indicazioni diverse: la app ci permette di localizzare subito la persona che chiede soccorso”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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