spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
mercoledì 11 Giugno 2025
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Meyer, una foto di classe speciale: oltre 400 alunni per la scuola ospedaliera solo in quest’anno scolastico

    Grande successo per il primo anno della scuola dell'Infanzia, con 74 iscritti e oltre 800 interventi sui piccoli 3-6 anni: manifesto con i loro autoritratti campeggia nell'Educational Center dell'ospedale

    FIRENZE – Una foto di classe molto speciale, fatta degli autoritratti dei bambini che in questi mesi hanno frequentato la scuola ospedaliera dell’ospedale Meyer.

    È quella che campeggia nell’Educational Center ABF: in questo grandissimo manifesto gli alunni hanno disegnato loro stessi e il risultato è un bellissimo collage di volti che raccontano dell’anno scolastico appena finito.

    I numeri. Quest’anno hanno frequentato la Scuola ospedaliera del Meyer in tutto 411 alunni: 74 bambini la scuola dell’infanzia, 135 bambini la scuola primaria, 130 la scuola secondaria di I grado, 72 quella secondaria di II grado.

    Numeri importanti, che raccontano solo in parte la quotidianità didattica di questi alunni speciali, seguiti con una pluralità di attività e laboratori sia negli spazi dedicati sia della scuola in ospedale che dell’Educational Center ABF “Maria Manetti Shrem”, sia in Ludoteca, sia nelle sale di attesa, sia direttamente nella loro stanza in reparto in tutti quei casi in cui la situazione clinica non consente loro di spostarsi.

    Le insegnanti – affiancate, per infanzia e primaria, anche da alcune tirocinanti in Scienze della Formazione – hanno posto un’attenzione speciale al legame con la scuola di appartenenza, attivando anche progetti congiunti e attività condivise a distanza per consentire a bambini e ragazzi ricoverati di coltivare quelle preziose relazioni ed abitudini che fanno parte della vita scolastica di ciascuno di loro.

    La scuola dell’infanzia. Proprio all’inizio dell’anno scolastico che si è appena concluso il Meyer ha inaugurato la scuola dell’infanzia, e in questo modo anche i bambini tra 3 e 6 anni hanno potuto continuare il loro percorso scolastico.

    Gli iscritti per questo primo anno sono stati in tutto 74 e gli interventi effettivi hanno superato quota 800: numeri che testimoniano l’importanza di aver aggiunto questo tassello al “sistema scolastico Meyer”.

    Si tratta di bambini con malattie croniche o di bimbi che comunque devono affrontare un ricovero. Adesso, dopo questo primo anno, la sperimentazione, nata come progetto pilota, diventerà strutturale e dal prossimo anno scolastico arriverà anche una seconda maestra dedicata.

    L’avvio di questa novità è stato reso possibile grazie a una convenzione stipulata dall’Ufficio scolastico regionale per la Toscana, l’Ufficio scolastico provinciale V di Firenze, l’Azienda ospedaliera universitaria Meyer Irccs e l’Istituto comprensivo “Poliziano” di Firenze.

    La scuola in ospedale del Meyer. Da quasi 30 anni bambini e adolescenti del Meyer possono accedere al servizio di Scuola in ospedale (e/o di istruzione domiciliare) attivi per gli alunni di ogni ordine e grado di scuola, e in ospedale possono sostenere anche gli esami di Stato del primo e del secondo ciclo di scuola secondaria.

    Gli interventi educativo-formativi sono curati in sinergia tra i docenti delle scuole di appartenenza e i docenti della scuola con sezione ospedaliera, che nel caso del Meyer è l’Istituto Comprensivo “Poliziano” per le scuole dell’infanzia e primaria, l’Istituto Comprensivo “Masaccio” per la secondaria di I grado e il Liceo “Pascoli” per la rete delle scuole secondarie di II grado.

    Questo diritto fondamentale è garantito da un protocollo d’intesa tra l’AOU Meyer Irccs, l’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana, gli insegnanti volontari dell’associazione Amici del Meyer, la Fondazione Meyer e la Azienda Usl Toscana Centro.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...