SAN POLO (GREVE IN CHIANTI) – Nelle scorse settimane a Greve in Chianti aveva tenuto banco la vicenda di una dipendente della Coop di San Polo, sia a livello sindacale che politico.
Oltre che in una diatriba ormai evidente fra cooperative di consumo sul territorio, ovvero quella sanpolese, presieduta da Bona Baraldi, e quella di Greve (e Panzano in Chianti) presieduta da Fabio Baldi.
Erano stati durissimi, ad esempio, i toni della Filcams Cgil, che con Gianni Filindassi, senza usare giri di parole, aveva sostenuto che “se vuoi lavorare alla Coop di San Polo in Chianti non puoi ammalarti”.
Adesso, Filcams Cgil e Coop di San Polo si sono seduti a un tavolo, trovando una soluzione e comunicandola con una nota condivisa.
“La cooperativa – si legge nella nota – ha responsabilmente trattato il caso della dipendente nelle sedi preposte, confrontandosi con il sindacato ed in particolare affidandosi alla Filcams Cgil di Firenze, per risolvere la questione in modo legalmente corretto”.
“Per proteggere la dipendente – si legge ancora – preso atto delle limitazioni che le sono state certificate dal medico competente nello svolgimento della sua attività lavorativa, in pendenza di una trattativa, la cooperativa ha deciso di tenerla in aspettativa retribuita nell’attesa di trovare una possibile soluzione condivisa”.
“Grazie all’intervento della Cgil ed alla volontà della cooperativa di addivenire alla risoluzione
positiva – si rivendica – le parti hanno raggiunto un accordo di conciliazione”.
“Si conclude quindi positivamente la vicenda – chiude la nota – con un accordo tra le parti che ha reso tutti soddisfatti nell’interesse generale e nello specifico della lavoratrice oltre che degli altri lavoratori della cooperativa di San Polo”.
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