GREVE IN CHIANTI – Nel tardo pomeriggio di mercoledì Primo maggio, festa dei lavoratori, si è verificata una serie di furti a Greve in Chianti.
Le abitazioni interessate sono state più di tre. E tutte in pieno paese. Una di queste in via di Zano, poco lontana dalla piscina comunale.
La proprietaria, un’anziana signora che vive da sola, era uscita nel pomeriggio, come è solita fare nei giorni di festa.
“Sono uscita verso le 16, probabilmente anche un po’ più tardi, non ho controllato l’ora – ci racconta – Stavo andando fuori con dei conoscenti per una passeggiata e una merenda-cena. Quando sono tornata, alle 21 passate, la casa era sottosopra”.
Solo alcune ore a disposizione, ma più che sufficienti per mettere a soqquadro questa abitazione, che magari gli stessi ladri tenevano sotto controllo da tempo. Cosa accaduta anche in tutte le altre.
“Non esco quasi mai – continua la signora – eppure una volta che l’ho fatto, e neanche per una giornata intera, ho ritrovato tutto questo”.
Probabilmente si sono introdotti dalla finestra posteriore, che hanno aperto facendo leva con un arnese.
Sempre secondo la proprietaria dell’abitazione, sarebbero poi usciti dall’altra parte della casa, quindi dalla parte anteriore.
“Il legno del telaio della finestra è intaccato – ci spiega ancora – e sicuramente i ladri si sono introdotti all’interno della casa da lì. Credo non abbiano avuto neanche molte difficoltà nel farlo, visto che la finestra è bassa e di forzature non ce ne sono molte, quindi si deve essere aperta quasi subito”.
A parte il telaio della finestra rimasto coperto di segni, non ci sono stati ulteriori danni. Nessun vetro rotto, neanche all’interno della casa, nessun danno importante.
Quello che più ha segnato la derubata è, come avviene sempre in questi casi, stata la strana sensazione di entrare in casa propria e non riconoscerla. O, meglio, di vederla in totale disordine.
“Non avevo molto oro – dice in conclusione con grande amarezza – ma quel poco che conservavo se lo sono portato via tutto. Ciò che più mi ha infastidita però, è stato il fatto che abbiano preso anche oggetti che non avevano gran valore in denaro, ma ne avevano per me, più degli orecchini in oro che adesso non ho più”.
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