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venerdì 29 Marzo 2024
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    Greve: “Da marzo 2020 il mondo è cambiato, è ripartito. Ma la scuola no: già 4 classi in quarantena”

    "Una comunicazione di quarantena che arriva con 5 giorni di ritardo, e ovviamente saltano fuori i primi bambini positivi. E francamente non mi sento di perdonare dopo un anno e mezzo"

    Da quel marzo del 2020 è ormai passato un anno e mezzo, da quando ci dissero di stare a casa, chiusero le scuole e iniziammo a prendere confidenza con termini fino ad allora sconosciuti come dad, meet, classroom… . 

    In questo anno e mezzo il mondo è cambiato, si è fermato e lentamente sta ripartendo, siamo stati in grado di riaprire tutto , stadi, cinema, teatri ma non la scuola.

    No la scuola no, in 18 mesi siamo sempre al punto di partenza se non peggio, perché chi si dovrebbe occupare dei nostri figli, della loro istruzione, educazione e crescita, troppo spesso non è all’altezza.

    E ci si occupa della scuola con approssimazione e faciloneria, come spesso accade per la cosa pubblica.

    Così ci ritroviamo al primo ottobre con la scuola appena iniziata e neanche a pieno regime che già ci sono 4 classi in quarantena in un paese come Greve che non è certo una metropoli.

    Ci troviamo già alle prese con tamponi, computer per la dad, connessioni lente e soprattutto con la paura che ancora non sia finito questo incubo. 

    # Scuole e Covid, altra lettera da Greve: “Quarantena di mio figlio comunicata con 7 giorni di ritardo”

    Ci ritroviamo con una comunicazione di quarantena che arriva con 5 giorni di ritardo, ci dicono che siamo in quarantena dal sabato, ma lunedì e martedì tutti a scuola… e ovviamente saltano fuori i primi bambini positivi.

    Un ritardo, un’omissione, una leggerezza, che francamente non mi sento di perdonare dopo un anno e mezzo. 

    Lettera firmata

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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