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lunedì 4 Agosto 2025
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    Cimitero Le Rose (Impruneta): “Dalla tomba di nostro figlio, investito e ucciso a 15 anni, rubato un vaso”

    Susan e Massimo, genitori di Alan, rimasto ucciso nel 2001 al Galluzzo, raccontano quel che è accaduto: "Non è neanche la prima volta"

    LE ROSE (IMPRUNETA) – I furti nei cimiteri sono una delle emergenze più odiose che, purtroppo, raccontiamo sempre più spesso.

    Fiori, oggetti, dalle tombe scompare di tutto. Dappertutto.

    Quello che però è avvenuto nel piccolo cimitero delle Rose, in via di Quintole vicino a Baruffi, nel comune di Impruneta, è oltremodo odioso.

    Ce lo raccontano Susan e Massimo, genitori di Alan, il loro figlio investito e ucciso al Galluzzo nel 2001, all’età di quindici anni.

    “Nel cimitero delle Rose – ci dicono – riposano le ceneri di nostro figlio. Il cimiterino è un po’ trasandato ma tranquillo”.

    “Proviamo a mantenere un aspetto gradevole e dignitoso al forno che ospita i resti del nostro ragazzo sfortunato” ci spiegano. 

    “Al posto di vasellame in plastica – proseguono – preferiamo porre oggetti in terracotta di Impruneta, per ospitare piantine e fiori”.

    “Purtroppo – aggiungono – recentemente un piccolo vaso è stato rubato e non è la prima volta che accade un fatto del genere”. 

    “Non parliamo del valore dell’oggetto in sé – precisano – comunque modesto, ma della povertà del gesto di chi ha compiuto il furto”.

    “Non crediamo che l’autore leggerà mai queste righe – concludono Susan e Massimo – che vogliono solo esprimere, nella consapevolezza che esistono infiniti fatti più gravi, quanto possa essere misero l’animo umano”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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