IMPRUNETA – C'è uno spazio, nel pieno centro di Impruneta, pieno di potenzialità inespresse: si tratta della Fattoria Alberti, per la quale il Regolamento urbanistico prevede unicamente la destinazione residenziale, con un minimo di aumento di 200 metri quadri.
"E con prescrizioni – dice il consigliere comunale di Obbiettivo Comune Roberto Viti – che rendono l' intervento di riqualificazione previsto poco probabile".
"Sono quasi certo infatti – scommette Viti – che anche tra due anni, quando decadrà il Ruc, la Fattoria Alberti sarà nelle condizioni di abbandono e degrado attuale. Ritengo che si debba cominciare adesso a individuare nuove ipotesi che abbiano una fattibilità maggiore per poterle inserire nel Ruc del 2017".
Viti ha anche un'idea: "Riproporre un'ipotesi di Tullio Del Bravo sull'utilizzo di quell'area. Questa ipotesi era stata a suo tempo sostenuta dalla Confcommercio e dalla Confesercenti".
Che passa a spiegare: "L'idea base è quella di prevedere (almeno in parte) una destinazione ad uso commerciale dell'area in oggetto. In sostanza si tratterebbe di creare un'area pedonale che, sfruttando la sua vicinanza a piazza Buondelmonti, diventi frequentata".
"Ciò si potrebbe realizzare – entra nel dettaglio – localizzando le Poste all'interno della Fattoria Alberti, una soluzione che una quindicina di anni fa poteva essere appetibile a questo servizio pubblico, e che adesso necessiterebbe di essere verificata. Se andasse in porto, questo intervento consentirebbe di incentivare l'apertura di attività commerciali adiacenti alle Poste".
"E' vero che il tessuto commerciale a Impruneta è molto debole – sostiene Viti – ma questa soluzione potrebbe riattivarlo, considerando che si potrebbero realizzare dei parcheggi a servizio di questa nuova area, tra la tangenziale e la Fattoria Alberti".
Poi torna ai disegni di Del Bravo: "Per rendere più concreta questa ipotesi, Tullio inserisce una piazzetta pubblica nel giardino lungo via Paolieri che attualmente è delimitato da un muro. Sarebbe questa un 'area (in piano) che si potrebbe prestare ad essere utilizzata con tavolini e sedie ed anche per iniziative occasionali. Anche l'attuale aia della Fattoria Alberti potrebbe svolgere queste funzioni".
"Rendere ammissibile urbanisticamente un intervento del genere è complesso – ammette Viti – e richiede un lavoro a monte per verificarne la fattibilità. Ma il mio scopo è di riaprire un dibattito su una questione che rappresenta una vergogna del nostro comune. Il ruolo dei cittadini è anche quello di essere propositivi e presenti nelle scelte urbanistiche, e non rassegnati all'impotenza dei nostri amministratori che talvolta vanno dietro alle sirene di architetti ed artisti così lontani dalle realtà e concretezze del nostro territorio".
"Perché non approfondire e verificare questa ipotesi di Del Bravo – conclude Viti – che anche se non è architetto, è un artista legato a filo doppio al paese. E che ha certamente maggior buon senso dei professionisti scelti dal Comune?".
di Matteo Pucci
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