Qualche anno fa la strada SP16 Greve-Figline fu totalmente interrotta, isolando di fatto la Val di Greve dalla Val d’Arno, a causa di una frana nei pressi del passo del Sugame.
Per il ripristino apparve subito che si sarebbe dovuto fare un grosso lavoro data la forte inclinazione del pendio da superare.
Con l’impegno pressante dell’amministrazione comunale di Greve e l’impiego di qualche centinaio di migliaia di euro la Città Metropolitana di Firenze deliberò un lavoro che oggi sembra veramente ben fatto.
Il cemento armato è molto utile perché versatile, veloce, resistente; peccato che nel nostro territorio, dove per secoli e secoli tutto è stato costruito con “sasso a facciavista” il cemento armato sia sinonimo di paesaggio offeso.
All’offesa si è però egregiamente rimediato rivestendo il cemento con dei bei muri a sasso in tante e tante opere pubbliche.
Quindi una preghiera: se abbiamo fatto cento, facciamo centouno e rivestiamo a sassi anche il muro al passo del Sugame! (poi se si ha buona volontà ce ne sarebbe un altro molto minore sulla stessa strada nei pressi delle vigne di Querceto).
Sempre in materia di rivestimenti del cemento armato si spera che anche il parcheggio in piazza della Resistenza a Greve sia dopo tanto tempo adeguatamente rifinito e ben sistemato trovandosi tra l’altro in zona del paese molto frequentata.
So che di fronte ai problemi del mondo e della vita questi pensieri sono poca cosa ma, come si dice da noi “Una botte di vino si fa dai singoli acini….”
Unesco instat.
Moreno Vannoni
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