VALIGONDOLI (SAN CASCIANO) – Non è rimasto nulla di quello che fino a pochi giorni fa, o meglio poche ore fa, era il capanno dei cacciatori della "squadra" di Mercatale.
Rimane solo la struttura in lamiere, uno scheletro deforme fumante arso dal fuoco. L’incendio è scoppiato poco prima delle 20: l’allarme è stato subito diramato ai vigili del fuoco arrivati con due autopompe.
In contemporanea ai vigili del fuoco anche i cacciatori, ai quali però non è rimasto altro che guardare impotenti quello che è il secondo capanno andato a fuoco.
E possiamo già dire, anche se saranno i vigili del fuoco e i carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Scandicci a verificare con certezza, che si tratti di un incendio doloso: perché come abbiamo potuto constatare, sono stati volontariamente forati con un attrezzo contundente due serbatoi d’acqua, uno da 5.000 litri e un altro più piccolo, collocati accanto alla cucina.
C’è rabbia, tanta rabbia da parte di chi gestisce questo ambiente: che, va detto, è aperto a tutti coloro che ne fanno richiesta.
Qua a Valigondoli sono stati a passare le vacanze i bambini dei campi estivi, sono stati fatti dei pranzi con il ricavato devoluto in beneficenza.
Ma non solo: il capanno di Valigondoli, situato in una posizione strategica sul Chianti, più volte è stato la base utilizzata da forze dell’ordine e volontari per coordinare le ricerche di persone scomparse.
Un episodio bruttissimo quindi, che va a danno di tutta la comunità e di tutte quelle persone che nel loro tempo libero fanno sì che si mantenga in maniera dignitosa. E che non meritano certo tanta cattiveria.
Sconcerto per i tanti che frequentano il gruppo e questo luogo: ma anche fra i sancascianesi che hanno avuto modo di apprezzare, in più di un'occasione, la coesione e la forza di questo gruppo.
Che, tanto per rimanere sull'attualità, ha allestito la cena medievale post-Carnevale di domenica 30 marzo.
di Redazione
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